Scandalizzato, il noto
Ora, dall'alto della mia crassa ignoranza in materia, un paio di cose mi sento di spiegargliele al Feltri.
La prima è che non è assolutamente vero che i gestori telefonici spiano gli sms conservati nei loro archivi, come si legge nel titolo dell'articolo. In primo luogo perché probabilmente gli addetti alla gestione della telefonia hanno ben altro a cui pensare che stare lì a curiosare nei fatti degli utenti. E in secondo luogo perché neppure volendo sarebbe possibile per costoro spulciare e leggere i miliardi di sms che viaggiano ogni giorno nell'etere. E in terzo luogo perché i gestori telefonici conservano solamente i dati tecnici (numero telefonico, data, ora, ecc...) e non hanno comunque accesso per legge ai contenuti di un sms o una telefonata.
Ma anche al secondo quesito posto da Feltri è abbastanza facile rispondere. Per sapere "In base a quale legge possa compiersi simile violazione del segreto epistolare", basta infatti tornare indietro di qualche anno e cercare un certo decreto fatto da un certo governo. E il mistero (di Feltri) è risolto.
Il vero mistero, invece (e cioè com'è possibile che ci sia ancora gente che legge le palle di Feltri), ho paura che sarà destinato a restare irrisolto.
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