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venerdì 30 settembre 2011

Come come?


"Nell'ambito della Costituzione e delle leggi non c'è spazio per una via democratica alla secessione"
[...]
"Ho avuto modo di dire che la secessione è fuori dalla storia e ho aggiunto fuori dalla realtà del mondo di oggi. Perchè se si guarda al mondo d'oggi appare grottesco semplicemente il proporsi di creare che cosa?. Uno Stato Lombardo-Veneto? Che quindi calchi la scena mondiale competendo poi con la Cina, con l'India, con il Brasile, con gli Stati Uniti, con la Russia... Mi pare che il livello di grottesco sia tale che dovrebbe bastare questo richiamo a far capire che si può strillare in un prato ma non si può cambiare il corso della storia"
.

Ce n'è voluta prima di dirlo chiaro e senza fraintendimenti, ma alla fine ce l'ha fatta.

2 commenti:

  1. e forse si sbaglia un pochino :-)

    c'è l'esempio della Cecoslovacchia che si è divisi in repubblica ceca e slovacca in maniera assolutamente pacifica

    Nel 1992, dopo un lungo periodo di discussioni, il parlamento federale decise di suddividere lo stato tra la Repubblica Ceca e la Slovacchia e la Cecoslovacchia cessò di esistere il 1º gennaio del 1993.

    certo gli esempi di secessione pacifica sono rari

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  2. La divisione tra cechi e slovacchi è stata sostanzialmente "consensuale" perché le due realtà erano già di per sé diverse: dal punto di vista economico, demografico, storico. In quel caso, insomma, la secessione è stato un evento quasi naturale e fisiologico.

    Da noi tutto questo non esiste, a partire dalla consensualità (sarebbe contento il centro-sud di staccarsi?).

    In secondo luogo c'è un problema difficilmente sormontabile che è la Costituzione. Io non conosco quella cecoslovacca, ma la nostra mi pare lasci ben pochi margini di manovra in questo senso (lo spiega molto bene l'ottimo Rodotà in questo articolo).

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