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lunedì 27 giugno 2011

"Carcere vero per i giornalisti"


Bello il concetto di libertà che hanno certi esponenti del Popolo della Libertà, vero?

2 commenti:

  1. nessuno è libero di scrivere cose infondate e calunniose, mi che il reato di diffamazione a mezzo stampa sia appunto un reato sanzionabile. questo forse è il senso di ciò che dicono al pdl. Per quanto riguarda le intercettazioni il giornalista non può diffondere materiale privato nei giornali. Leggi simili esistevano anche diversi anni fa, per esempio nel 1925 con l'attuazione di nuovi codici legali. A quel tempo si rischiavano 20 anni di galera o il confino, oggi nessuno chiede questo. Personalmente però un giornalista che pubblica intercettazioni diffamatorie o calunniose dovrebbe farsi 10 anni di carcere per direttissima magari tramite processo in tempi rapidissimi e magari rinunciando anche alla difesa, visto che non c'è difesa che tenga.

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  2. nessuno è libero di scrivere cose infondate e calunniose

    In uno stato di diritto chiunque è libero di scrivere ciò che vuole, comprese "cose infondate e calunniose". A patto di essere disposto a subirne le conseguenze legali. I paesi dove "nessuno è libero di scrivere" sono un'altra cosa.

    Questo, ovviamente, non riguarda il presente caso, dove non esistono "cose infondate e calunniose" perché che si tratta della pubblicazione di intercettazioni, ossia di dialoghi reali captati al telefono. Come faccia una intercettazione a essere calunniosa devo ancora capirlo.


    Per quanto riguarda le intercettazioni il giornalista non può diffondere materiale privato nei giornali.

    Forse è il caso che tu faccia un ripassino di giurisprudenza. Ti ricordo che una volta che le parti sono venute a conoscenza degli atti di un processo o di una inchiesta, questi atti diventano automaticamente pubblici e pubblicabili. Privato o non privato non c'entra assolutamente niente.

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