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domenica 6 febbraio 2011

Deliri domenicali

Diciamo la verità: non sarebbe stata una domenica normale senza i deliri di quest'uomo ormai ridotto alla disperazione. Ecco quindi che, per chiudere in bellezza la settimana, giornali e tiggì ci propinano il solito ritornello, ormai nauseabondo, che questa specie di macchietta ambulante continua a ripetere come un disco rotto nella speranza di poter ancora imbambolare qualcuno.

E allora ricominciamo con il suo chiodo fisso, quello delle intercettazioni. "Non c'è libertà in un Paese in cui telefoni e non hai la certezza dell'inviolabilità della tua conversazione". Eh, certo. Infatti, come ben tutti sanno, il problema principale degli italiani è la paura di essere intercettati, mica quella di riuscire a mettere insieme il pranzo con la cena o di riuscire a trovare un lavoro. Macché, queste sono quisquilie, il problema vero è quello di non poter parlare al telefono. Poco importa che gli italiani realmente intercettati siano in realtà meno dello 0,2% del totale. Ripeti una balla all'infinito, e diventerà realtà.

"Quando le leggi non piacciono ai pm, le impugnano di fronte alla Consulta". Altra balla colossale. Qui siamo all'abc del diritto. Come è noto, infatti, il pm non ha il potere di impugnare alcunché di fronte alla Consulta. Le eccezioni di costituzionalità di fronte al massimo organo giuridico del nostro paese possono essere sollevate solo dai giudici delle corti d'Appello e della Cassazione, che non c'entrano assolutamente niente coi Pubblici Ministeri invocati da Berlusconi. Ma tanto, ormai, a una opinione pubblica apatica e assuefatta si può dare a bere qualsiasi cosa.

"Perché è composta [la Corte Costituzionale, ndr] da 11 membri che vengono dal centrosinistra e solo da 4 del centrodestra". Anche questa balla è stata più volte sbugiardata, e non varrebbe neppure la pena di tornarci sopra. Soltanto un terzo dei 15 giudici della Corte Costituzionale viene infatti nominato dal Parlamento, gli altri vengono nominati dal Presidente della Repubblica e da altri organi amministrativi dello stato. I famosi 11 giudici di sinistra, quindi, sono solo nella testa di quel raccontaballe che ci governa. E ovviamente nella testa di tutti quelli che ancora bevono le sue frottole.

A volte mi chiedo in quale altro paese del mondo un capo di governo può permettersi di raccontare alla opinione pubblica una fila così lunga di cretinate senza che ci sia nessuno, compresi i giornalisti, che in un sussulto di orgoglio lo mandino una volta per tutte a quel paese.

1 commento:

  1. nella speranza di poter ancora imbambolare qualcuno

    però sembra che gli riesca bene... :-(

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