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giovedì 18 novembre 2010
La raccolta di firme del Giornale contro... cosa?
Grande, e inedita, iniziativa del Giornale: una raccolta di firme contro Saviano! Dopo l'esperienza entusiasmante della precedente raccolta di firme per mandare a casa Fini, che, come è noto, si è infatti dimesso, ecco i paladini della libera informazione partire in quarta con questa strepitosa iniziativa.
Apre le danze il grande Vittorio Feltri, fresco fresco di una sospensione di tre mesi dall'ordine dei giornalisti per tutte le balle raccontate nel famoso caso Boffo, il quale, in questo pregevole editoriale odierno, spara ad alzo zero contro il superpagato scrittore (Feltri, invece, come è noto fa la fame), colpevole di aver detto che la 'ndrangheta sta mettendo robuste e vigorose radici anche al nord.
Ovviamente neppure Feltri, come del resto la stragrande maggioranza di tutti gli altri "giornalisti", poteva sottrarsi al gioco strumentale di fare tutto un minestrone tra ciò che ha detto Saviano e i risultati ottenuti da Maroni (mica dalle forze dell'ordine e dai magistrati) nella lotta alla criminalità.
L'hanno già scritto praticamente tutti in rete, perlomeno quelli che non hanno ancora il cervello completamente atrofizzato, ma la domanda continuo a farmela pure io: cosa c'entrano gli arresti di esponenti mafiosi con l'infiltrazione della mafia al nord? Niente, ovviamente. Sarebbe un po' come affermare che non è possibile che piova perché la signora Pina è uscita a fare la spesa senza l'ombrello. Siamo a questi livelli di demenza. Eppure giornali e tiggì di regime stanno continuando incessantemente a martellarci, pensando evidentemente che siamo tutti una massa di coglioni, con questa plateale panzana e questo surreale accostamento.
Ma torniamo al discorso delle firme. La domanda sorge quasi spontanea: raccogliere le firme per fare che? Per contarsi? Per capire quanti sono i lettori del Giornale a cui Saviano sta sulle balle? Pensano (o sperano) che se riescono a raccoglierne un certo numero Saviano non farà le puntate successive? No, perché a ben vedere, né Feltri nel suo editoriale, né tanto meno Stefano Filippi in quest'altro, spiegano a cosa dovrebbero servire queste firme.
In ogni caso, quando questa pagliacciata sarà finita, si spera che la combriccola del Giornale cominci a raccogliere firme anche contro la Direzione Investigativa Antimafia, la quale proprio ieri, nella relazione semestrale presentata in Parlamento, ha scritto: "La ’Ndrangheta condiziona la vita sociale, economica e politica della Lombardia, stringendo legami con le aziende e infiltrandosi negli appalti pubblici". E ancora: "le cosche hanno messo radici nelle aree più produttive del paese grazie alla «consolidata presenza» di alcuni degli esponenti delle famiglie storiche di ’Ndrangheta. Lo hanno fatto in Piemonte e in Liguria, in Veneto ed in Emilia Romagna ma soprattutto in Lombardia".
E volete sapere cos'ha detto proprio stamattina lo stesso Maroni riguardo alle infiltrazioni mafiose al nord? "E' una realta', purtroppo". Come "una realtà"? E adesso chi glielo dice a Feltri?
possiamo firmare da qualche parte contro feltri?
RispondiEliminaCi dovrebbe essere qualcosa su Facebook. Ma a me, sono sincero, tutte queste raccolte di firme pro o contro qualcuno lasciano alquanto perplesso.
RispondiEliminaio vorrei sapere una cosa molto semplice, quasi elementare.
RispondiEliminaprendiamo il boss arrestato qualche giorno fa: Antonio iovine. Su wikipedia leggo che questo boss si è dato alla macchia nel 1996. Non credo che si sia data alla macchia per cercare funghi e tartufi ma per scappare alla giustizia, difatti su di lui pesava un mandato di cattura. Facciamo due conti: sono trascorsi 14 anni e diversi governi si sono succeduti con relativi ministri degli interni e presidenti del Consiglio.
Io vorrei sapere per quale motivo il signor Maroni si attribuisce i meriti dell'arresto di un latitante in fuga da 16 anni. e vorrei anche sapere - se possibile - in che modo il mandato di arresto, di comparizione, di intercettazione ecc ecc venga comminato "a cura" del suddetto ministro. Tali mandati risalgono a tempo prima, come anche le intercettazioni e i pedinamenti.
Sapevo - ma forse sapevo male - che sono prerogative di giudici e non di ministri.
Sapevo anche che questo governo ha operato tagli per il 40% alle forze di polizia e carabinieri in Italia; oltremodo sapevo anche delle difficoltà di reperire il carburante per le auto in servizio.
Malgrado tutto ciò il signor Maroni, e il governo tutto viene, in questi giorni, esaltato, incensato ed idolatrato per il ruolo svolto nella giustizia e nella cattura di latitanti vari.
Da questo punto in poi autocensuro il mio pensiero perché sarebbe quasi d'obbligo il ricorso alle parolacce.
Io vorrei sapere per quale motivo il signor Maroni si attribuisce i meriti dell'arresto
RispondiEliminaE' un po' quello che si sta chiedendo mezza Italia.
poi mi pare di aver letto 6500 mafiosi arrestati. vediamo è una media di 20 mafiosi al giorno mi pare.
RispondiEliminaMi sembra parecchio. Ovviamente non ha prodotto dati. A questo punto sarebbe il caso di esigerli.
Riguardo la raccolta di firme del Giornale be.. credo non ci sia da commentare molto. Le solite buffonate della stampa di regime.