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domenica 3 ottobre 2010

Scusate, si può avere un governo amico di tutti (non solo dei cattolici)?

E' suonato l'allarme rosso nell'entourage di Berlusconi in merito ai rapporti burrascosi con la santa sede dopo l'episodio del mega moccolo del premier diffuso via internet. Insomma, c'è poco da fare: i vertici vaticani - il fatto che le critiche siano arrivate anche dall'Osservatore Romano è piuttosto eloquente - cominciano veramente ad averne le scatole piene di questo "signore", tanto che, scrive stamattina Francesco Bei su Repubblica, non è da escludere che in caso si torni a elezioni il Vaticano non si spenda più di tanto per appoggiarlo.

Per correre ai ripari, il governo sta pensando di rilanciare in grande stile il "Piano per la vita". Non è ben chiaro cosa sia. Leggendo qua e là, comunque, pare si tratti di una serie di misure a sostegno della famiglia (naturale, ovviamente) che hanno anche a che fare con questioni bioetiche, quoziente famigliare, norme a tutela della vita (e della libertà dell'individuo?), biotestamento. E c'è naturalmente anche la ciliegina sulla torta: "sostegno diretto alla libertà di educazione", ossia l'ipotesi di aiuti economici alle famiglie che mandano i figli alle scuole private (cattoliche).

E' chiaro, no? Non solo le scuole private non sono state minimamente toccate dai tagli della Gelmini - anzi, è semmai vero il contrario -, ma adesso si sta pure valutando di dare aiuti economici alle famiglie che intendono mandare lì i loro pargoli. Questo mercimonio governativo (io do una cosa a te e tu ne dai una a me), viene fatto sulla nostra pelle per evitare rotture tra governo e Vaticano in modo da non disperdere il voto cattolico.

D'altra parte su questo punto Berlusconi è stato chiarissimo: "dimostreremo che non c'è mai stato in Italia un governo così amico dei cattolici". Ovviamente non c'era bisogno che ce lo facesse notare. Ce n'eravamo già accorti da tempo immemorabile. Governi di destra e di sinistra non hanno infatti mai lesinato lecchinaggi vaticani più o meno subdoli per nobili motivi elettorali. Noi, ovviamente, siamo sempre in attesa di un governo che oltre a essere "così amico dei cattolici" sia, magari anche solo nei ritagli di tempo, amico di tutti, compresi quelli a cui del Vaticano non frega un bel niente.

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