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giovedì 2 settembre 2010

I precari? "Li ho già incontrati tante volte"

La protesta degli insegnanti precari in tutta Italia, è uscita faticosamente dal "ghetto" dell'informazione per approdare su qualche prima pagina e qualche tiggì. Oggi, il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ha tenuto una conferenza stampa in cui ha "raccontato" nei dettagli la sua "riforma".

Qualche cronista presente alla conferenza stampa, le ha fatto notare che in mezza Italia molti insegnanti sono sul piede di guerra in vista dell'imminente licenziamento. Lei ha manifestato "solidarietà ai precari che manifestano il loro disagio", ma ha detto che non li incontrerà. "Ho incontrato i precari tante volte", si è limitata a dire - che sembra un po' voler dire: che palle, cosa vogliono ancora?

Poi ha tirato in ballo la solita vecchia storiella che tirano fuori tutti, ma proprio tutti i ministri, specie a legislatura appena iniziata (questa ha già superato i due anni): gli insegnanti in più li abbiamo ereditati dai precedenti governi. Ora, non staremo qui a ricordare che tra questi precedenti governi c'erano anche le diverse varianti di quello attuale, ma forse sarebbe il caso.

Altro motivo per cui non incontrerà i precari è perché sono "strumentalizzati dalla politica", alludendo al fatto che molti di questi sarebbero simpatizzanti dell'IdV. A parte il fatto se questa cosa sia vera oppure no, perché un ministro si degni di ricevere qualcuno occorre che abbia la tessera del suo partito? Io pensavo che un ministro della repubblica facesse gli interessi di tutti i cittadini, non solo di quelli che l'hanno votato.

Eh, beata ingenuità...

3 commenti:

  1. non è per spezzare una lancia a favore di questa signora ma in effetti non è che gli altri governi abbiano brillato di luce propria in fatto di riforme scolastiche. Io mi ricordo, per esempio, le stupidagini di d'onofrio che levò gli esami di maturità; i vari progetti di berlinguer e di de mauro che non hanno creato se non burocrazia e l'ignoranza crassa dei professori.
    Insomma. si diceva che non si poteva criticare il governo Prodi perché c'è stato solo due anni e ora si attacca il governo Berlusconi che ci sta pure questo da solo due anni!

    mah
    e comunque gli altri governi di centro-destra avevano differenti ministri.
    non lo so ma mi pare un discorso un po' troppo di parte il tuo.
    sul fatto che poi il ministro non voglia parlare con i precari perchè già lo ha fatto mi pare anche ovvio. NOn è che può stare sempre a incontrare tutti quelli che si lamentano. tanto varrebbe trasformare il ministero in un ufficio reclami.

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  2. Innanzitutto, lucy, ti devo ringraziare. Per un motivo molto semplice: sei uno dei rari commentatori che non condivide un mio post che lo fa notare in maniera civile e argomentata (per qualche oscuro motivo, infatti, ultimamente mi capitano solo troll e cretini). Detto questo, ti rispondo brevemente.

    Io non penso, e d'altra parte non l'ho mai scritto in nessun posto, che i ministri dell'istruzione dei governi precedenti abbiano fatto meglio di questo. So che ogni ministro, di qualunque governo, che ha provato a cambiare qualcosa nella scuola s'è beccato la sua parte di fischi e proteste.

    Puntualizzato questo, però, è fuor di dubbio che quello che la Gelmini definisce "riforma epocale" in realtà sono solo tagli. Per la precisione 7,8 miliardi di euro nei prossimi tre anni. Ci si può girare attorno finché si vuole, ma una cosa del genere mi pare che di "riforma" abbia un po' pochino.

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  3. ecco volevo anche aggiungere che, secondo me, non ha senso che la Gelmini parli con i precari per un semplice motivo: non saprebbe cosa dirgli.
    Il ministro dell'istruzione è una strana creatura che mette in atto delle riforme e, in caso di gestione negativa dell'istruzione in Italia passa il testimone al governo precedente anche a costo di tornare indietro ai tempi di Casati.
    Io capisco che te, e molti come te, pensano che il ministro dell'istruzione debba fare delle riforme ma questo malinteso nasce dal conoscere il vocabolario dei ministri dell'istruzione pubblica.
    per riforma si intende "taglio indiscriminato" con contorno di qualche stupidagine amministrativa (portfolio, pof, puf, pif e cavolate varie).
    questa è la riforma e tale riforma non si può dire che non sia stata attuata. non da lei in particolare ma da tutti in generale.

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