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mercoledì 15 settembre 2010
Chi sostituirà i sostituti?
Breve riassunto delle puntate precedenti. Dopo che il Pdl ha espulso i finiani, si è trovato improvvisamente con una maggioranza piuttosto traballante, difficilmente in grado di assicurare il passaggio indolore delle forche caudine del prossimo 28 settembre, giorno in cui Berlusconi farà il suo pistolotto in parlamento e chiederà la fiducia sui famosi 5 punti.
Inizia così il famoso Mediashopping, cioè il tentativo di arraffare qua e là, da qualche misconosciuto gruppetto parlamentare, quelli disposti a dare una mano a Berlusconi in cambio di... boh, non si sa.
L'altro ieri il premier se n'è uscito strombazzando, raggiante, la grande novità: i pezzi mancanti sono stati trovati, il puzzle è completo e per fine settembre non dovrebbe più esserci nessun problema (era il famoso "gruppo di responsabilità nazionale").
Poi, curiosamente, uno dopo l'altro, tutti quelli che dovevano farne parte hanno cominciato a cadere dalle nuvole o a smarcarsi: quelli dell'Udc Sicilia ("Ogni attribuzione di intenzioni di esodo dall'Udc è puramente arbitraria oltre che maliziosa"), quelli delle minoranze linguistiche ("Mai pensato di aderire"), quelli del SVP ("Alla Camera come al Senato la Svp non cambia linea, resta fuori dai blocchi e non entrerà in maggioranza"). Insomma il gruppo di parlamentari viaggiatori che doveva puntellare questa traballante maggioranza è sparito.
E quindi? Quindi siamo daccapo. Ed ecco perciò, questa mattina, il buon Libero uscirsene con l'articolo che vedete sopra: "Silvio cerca un gruppo a prova di traditori". Chissà chi sono i traditori: i finiani, oppure i sostituti, quelli che alla fine si è scoperto che non ne sapevano niente? Mah, difficile dirlo. Ecco quindi ripartire il calcio-mercato, dove si si ipotizza che Silvio potrebbe rivolgere le sue attenzioni a un gruppetto di scontenti, o presunti tali, nelle file degli stessi finiani.
Insomma, l'accanimento terapeutico, per ora, riesce ancora a tenere in vita questa specie di Zelig che è il governo.
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