Ricordate la vicenda della mancata esibizione di Morgan, a Verona, dopo il divieto imposto dalla giunta leghista capeggiata dal sindaco Flavio Tosi? Bene, ci spostiamo a Trani, bellissima località pugliese, dove si dovrebbe tenere a settembre un concerto del grande (per me) Elton John. Perché "si dovrebbe"?
Perché mons. Giacomo Babini, vescovo emerito di Grosseto (?), si sta facendo in quattro per impedire la realizzazione dell'evento. Motivo? L'omosessualità dichiarata del cantautore inglese, che secondo l'illustre prelato sarebbe motivo di offesa per i credenti, visto che il concerto dovrebbe tenersi davanti alla cattedrale di Trani o davanti al monastero di Colonna - la decisione non è ancora stata presa.
"Tutti conoscono le disordinate tendenze di Elton John e la sua vita depravata, dunque svolgere una sua esibizione davanti alla casa di Dio é offensivo", ha dichiarato il vescovo. Eh, certo, le sue tendenze e la sua vita depravata sono cose gravissime. A me risulta che Elton John non abbia mai fatto del male a nessuno e non abbia mai rubato nulla (non ne avrebbe avuto comunque bisogno). Però è omosessuale, e magari qualche tirata di coca può darsi che se la sia concessa - sapete come sono queste viziate rockstar, no? Ecco, questi sono i gravissimi motivi per cui non può suonare a Trani.
Ma il vescovo rincara la dose: "I cattolici farebbero bene a scendere in piazza per protesta contro Elton John. Incredibile che canti davanti ad una chiesa. Non se ne può più degli omosessuali". E poi: "Meglio non nascere che vivere certe esistenze". Eh, certo, meglio non nascere. E' noto infatti che la qualità, la dignità, e il diritto o meno di vivere l'esistenza dipendono in via esclusiva dalle inclinazioni sessuali di ognuno.
Questo vescovo, già passato agli onori della cronaca per aver detto che lo scandalo dei preti pedofili nascondeva un attacco sionista e che gli Ebrei sono stati sterminati da Hitler "per gli eccessi e le malversazioni economiche che strozzarono l'economia tedesca", non mi provoca indignazione, ma solo pena. Quella pena che si prova quando ti rendi conto di avere di fronte una persona che purtroppo non può fare meglio di così.
Io spero che Elton John quel concerto lo faccia. E non solo per i fan, ma per tutte le persone che pensano che questo cazzo di paese sia arrivato al fondo, e possa solo ricominciare a salire.
"...No, io ormai non sono più recuperabile...
RispondiEliminaHai proprio ragione, anche perchè se fossi coerente ti accorgeresti che è il comportamento che da l'esempio, non altro, e l'omosessualità esibita in pubblico non penso che lo sia. Ad ogni modo, indiscussa la qualità di cantautore, ma che si tenga la sua fobia nell'intimo. La società che continua a tollerare questo è solo causa di distorsione del naturale comportamento umano fra uomo e donna e non fra omonimi. Cerca di capire il Vescovo, lo fa solo per salvare la morale ormai depravata della società, che si porta dietro, nell'abisso, la vita futura delle nuove generazioni.
dovrebbe farlo al grido: meglio frocio che pedofilo!! >:-(
RispondiEliminaNon se ne può più degli omosessuali". E poi: "Meglio non nascere che vivere certe esistenze".
RispondiEliminaQuesto vescovo è fuori di testa, letteralmente. E parlando così si pone anche in contrasto col Vangelo: infatti non c'è niente di autenticamente cristiano nelle sue parole.
Che vergogna!
e l'omosessualità esibita in pubblico non penso che lo sia
RispondiEliminaAndrea, ti faccio notare che Elton John va a Trani a suonare, non a fare uno spettacolo pornografico. Hai presente come funziona, no? Lui si siede al pianoforte e insieme agli altri musicisti canta e suona.
Ad ogni modo, indiscussa la qualità di cantautore, ma che si tenga la sua fobia nell'intimo
Ehm, mi pare che tu abbia fatto un po' di confusione. In questa vicenda se c'è qualcuno affetto da una qualche fobia è il vescovo, e non certo Elton John. Per la precisione, il termine esatto è "omofobia". Questa, sì, è una condizione che semmai andrebbe tenuta nell'intimo e non manifestata. Naturalmente il ragionamento non vale per chi non ha il senso della vergogna.
Cerca di capire il Vescovo, lo fa solo per salvare la morale ormai depravata della società
Secondo il mio personalissimo punto di vista, una società non è depravata perché ci sono persone omosessuali, ma perché ci sono persone che si arrogano il diritto di giudicarne altre non in base a quello che sono, a quello che fanno o alla loro capacità o sensibilità, ma in base ai loro gusti sessuali.
E a me, se permetti, questa cosa fa schifo, e provoca quel senso di pena di cui parlavo nel post.
chissà se questo prelato si incavola cosi tanto e si infervorà in tal modo anche nei confronti dei preti pedofili.
RispondiEliminaquello che scrive forse poteva essere condivisibile dagli inquisitori del XIII secolo. nel XXI secolo non è solo un insulto ma è decisamente patetico.
Provo solo tanta pena per questa persona. Spero curi le sue turbe psichiche la psicanalisi ha fatto passi da gigante negli ultimi decenni.