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martedì 3 agosto 2010

Il prossimo Boffo sarà don Sciortino?


Stavo scorrendo l'anticipazione dell'editoriale che apparirà nel prossimo numero di Famiglia Cristiana. I passaggi più significativi:

Il disastro etico è sotto gli occhi di tutti. Quel che stupisce è la rassegnazione generale. La mancata indignazione della gente comune. Un sintomo da non trascurare. Vuol dire che il male non riguarda solo il ceto politico. Ha tracimato, colpendo l’intera società. Prevale la “morale fai da te”: è bene solo quello che conviene a me, al mio gruppo, ai miei affiliati. Il “bene comune” è uscito di scena, espressione ormai desueta. La stessa verità oggettiva è piegata a criteri di utilità, interessi e convenienza.
[...]
Lo sbandierato garantismo, soprattutto a favore dei potenti, è troppo spesso pretesa di impunità totale. Nonostante la gravità delle imputazioni. L’appello alla legittimazione del voto popolare non è lasciapassare all’illegalità.
[...]
Bisogna avere l’umiltà e la pazienza di ricominciare. Magari con uomini nuovi, di indiscusso prestigio personale e morale. Soprattutto se si aspira alle più alte cariche dello Stato.

Ecco, ricordando quanto è avvenuto col caso Boffo, non so neanche io se il direttore del settimanale cattolico, don Antonio Sciortino, è meglio che si dimetta subito, senza aspettare che arrivi Feltri, oppure no.

2 commenti:

  1. Spero che Don Sciortino tenga duro e prosegua così.
    Visto che in Italia i cattolici sono una componente importante della società e della politica, e non se ne può prescindere, ben vengano le posizioni come le sue.

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  2. Sì, anche se qualcuno, dalle file del centrodestra, ha già cominciato ad abbaiare... :-)

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