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mercoledì 5 maggio 2010
Quella più divertente
Ieri mi sono dilettato a passare un po' in rassegna, sul sito del Popolo della Libertà, le reazioni degli ex colleghi di partito di Scajola. Devo dire che c'era un bel campionario: difficile scegliere la più divertente.
Quella di tale Valducci, ad esempio, non è affatto male: "Le dimissioni di Claudio Scajola costituiscono una precedente gravissimo: la gogna mediatica porta alle dimissioni prima ancora di un qualsiasi atto giudiziario". Ecco, per il signore in questione le dimissioni rappresentano un "precedente gravissimo". Io direi che rappresentano un precedente inedito, visto che in genere non si dimette mai nessuno. Cosa c'entra poi l'atto giudiziario è ancora tutto da capire. In tutti i paesi del mondo è prassi normale che i ministri si dimettano se "beccati col sorcio in bocca" (copyright Di Pietro), indipendentemente da un eventuale prosieguo giudiziario.
"Qui siamo peggio che durante Tangentopoli, allora almeno si aspettava un avviso di garanzia prima di pretendere e ottenere le dimissioni". Bellissima questa. Chissà se il buon Valducci ricorda che Bertolaso, ad esempio, è indagato da metà febbraio per corruzione ma si è ben guardato dal dimettersi. Chissà se si ricorda di Nicola Cosentino, sul quale pende una richiesta d'arresto da parte della Dda di Napoli con l'accusa di concorso esterno in associazione camorristica per presunti rapporti con il clan dei Casalesi (naturalmente la giunta per le autorizzazioni della Camera ha negato l'autorizzazione). Chissà se si ricorda del senatore Dell'Utri, condannato in primo grado a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, il quale rilasciò un'intervista al Fatto in cui ammetteva senza nessun problema di stare in Parlamento per non andare in galera.
Forse Valducci non ha tutti i torti: si tratta effettivamente di un "precedente gravissimo".
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