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domenica 11 aprile 2010

Le parole del vescovo di Grosseto hanno fatto bingo

Ricordate le dichiarazioni del vescovo emerito di Grosseto, mons. Babini, che avevo segnalato nelle mie ultime pillole? Beh, pare che siano uscite dalla piccola sfera dei lettori di Pontifex e abbiano raggiunto le cronache nazionali (qui Repubblica e qui Corriere). Ma cos'aveva detto di preciso il disinvolto monsignore? In sostanza aveva affermato che il montare dello scandalo pedofilia nella chiesa cattolica fosse di matrice sionista.

Per la precisione, le parole del prelato sono state: "un attacco sionista, vista la potenza e la raffinatezza: loro non vogliono la Chiesa, ne sono nemici naturali. In fondo, storicamente parlando, i giudei sono deicidi. [...] L'olocausto fu una vergogna per l'intera umanità, ma adesso occorre guardare senza retorica e con occhi attenti. Non crediate che Hitler fosse solo pazzo. La verità è che il furore criminale nazista si scatenò per gli eccessi e le malversazioni economiche degli ebrei che strozzarono l'economia tedesca".

Insomma, secondo questo qui è un po' come se gli ebrei se la fossero andata a cercare. Manca un "ben gli sta!" e siamo a posto. Ovviamente una cretinata di questa portata non poteva restare qui tra le cose di casa nostra, e infatti ha attraversato l'Atlantico. Tanto che il Comitato Ebraico Americano, in una nota ufficiale, ha chiesto ai vescovi italiani di prendere le distanze e condannare le parole del vescovo di Grosseto.

Alle persone normali, invece, restano due possibilità: mettersi a ridere o mettersi a piangere, sempre nella consapevolezza che non è probabilmente finita qui.

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