Il Tg1 verso l'abisso

Al momento in cui scrivo, il gruppo su Facebook "Siamo tutti Minzolini", attivo da martedì scorso, ha ben 219 membri. Sufficienti per strillare ai 4 venti "Su Facebook tutti pazzi per Minzo"? Per il Giornale evidentemente sì. Contento lui...

Forse un po' meno contentezza ce l'avranno i vertici Rai, specie dopo la diffusione dei dati di ascolto del Tg1 contenuti in un documento fatto pervenire al cda. Scrive Repubblica: "Sono quasi un milione gli spettatori che hanno cambiato canale, giovani o anziani, laureati o diplomati. Con il Tg5 che si avvicina sempre di più. È il risultato del primo anno di Augusto Minzolini alla guida del Tg1". Una media di un milione di telespettatori perso in un anno non mi pare che sia uno scherzo, specie se si considera che stiamo parlanda del telegiornale (telegiornale?) di punta dei tre canali Rai.

Di chi è la colpa di questa débâcle? Beh, se nei telegiornali funziona come nel calcio, dove se la squadra non va si manda via l'allenatore, è inevitabile pensare al "direttorissimo" - l'appellativo con cui lo chiama Berlusconi nelle intercettazioni di Trani. Naturalmente, rispetto al calcio, nessuno pensa di mandare via Minzolini, anche perché lì ce l'ha appunto messo Berlusconi. Chi lo sente dopo? Ora, intendiamoci, è inutile essere ipocriti. I direttori dei telegiornali sono stati sempre nominati da chi governa, ma la differenza, forse, sta nel fatto che difficilmente in passato si è giunti a un tale (basso) livello di asservimento. Ma gli interrogativi, comunque, alla fine rimangono.

Io ho una mia teoria: sarà mica che molti si sono stancati di sentirsi raccontare balle? E' un'ipotesi, intendiamoci; magari qualcun altro potrebbe essersi stancato dei suoi mitici editoriali - memorabile quello dell'estate scorsa in cui, in pieno scandalo Berlusconi-escort, di cui parlava tutto il mondo, il Minzolini dichiarava che il tg1 non se ne sarebbe occupato perché si trattava di gossip. Anche questa è un'ipotesi. Forse però il colpo di grazia l'ha dato la sentenza Mills. Si possono prendere in giro le persone in molti modi; si può dare una notizia in modo tendenzioso per farle assumere un significato diverso; ma anche il più ingenuo degli utenti capisce che la prescrizione è una cosa e l'assoluzione un'altra.