Probabilmente gli estimatori dei Pink Floyd, e lo scrivente è tra questi, non saranno eccessivamente sorpresi da questa sentenza. In pratica, un tribunale inglese ha stabilito che la EMI, storica casa discografica della band britannica, non può più vendere i singoli pezzi del gruppo tramite iTunes o qualsiasi altra piattaforma di vendita online di musica.
Il gruppo, all'epoca della sottoscrizione del contratto che lo vincolava, e lo vincola tuttora, alla EMI, aveva infatti preteso l'inserimento di una clausola che proibisse la vendita dei singoli pezzi contenuti negli album. All'epoca, naturalmente, non c'erano ancora i vari negozi online utilizzati oggi da folte schiere di utenti per acquistare legalmente la musica, e la EMI aveva inteso quella clausola vincolante solo per i vecchi supporti fisici (cd, dischi in vinile, musicassette, ecc...). Il tribunale le ha dato torto, riconoscendo così il valore artistico della musica della band: i leggendari concept-album dei Pink Floyd non possono essere smembrati in quanto i singoli pezzi che li compongono appartengono organicamente all'opera in cui sono inseriti.
The dark side of the moon, The wall, Wish you were here e tutti gli altri capolavori sono salvi.
allora le scarico illegalmente
RispondiEliminaFai un po' tu: se ti piace lo spezzatino...
RispondiEliminaPerchè,qualcuno non ha i vinili dei Pink Floyd?
RispondiEliminaMaurizio San Leo
Mea culpa! In vinile ho solo The dark side of the moon, gli altri tutti in cd. :-(
RispondiEliminaQuando ascolto i Pink sembro Homer quando pensa alle CIAMBELLE!!!
RispondiEliminaCiao
Maurizio