Pagine

mercoledì 3 marzo 2010

Con animo disgustato

Nel silenzio pressoché totale, il Senato si appresta a votare per il rifinanziamento della missione italiana in Afghanistan. L'anno scorso il costo è stato di circa 45 milioni di euro al mese. Quest'anno, anche a causa dell'aumento previsto di militari che verranno inviati, si prevede un aumento di spesa fino 51 milioni. L'ultimo nostro connazionale, tornato in una bara, è arrivato giusto ieri. Fino ad ora, complessivamente, le perdite italiane nella "missione di pace" - ce la spacciano così - sono state 22. Lo so, siamo nella NATO, abbiamo degli obblighi da rispettare, ma l'articolo 11 della nostra Costituzione dove lo mettiamo? E Napolitano, che ieri è andato a Bruxelles a farsi bello da Rasmussen non ha niente da dire?

Gino Strada, fondatore di Emergency, ha rilasciato in proposito un'intervista pubblicata da cnrmedia.com. Ve la riporto tale e quale perché non servono commenti ulteriori.


Gino Strada, con che animo vive questo nuovo voto del Senato che rifinanzia la missione italiana in Afghanistan?

"Vivo questo voto con l'animo disgustato da questa classe politica, che definisco di delinquenti politici. Perché quando una classe politica, la stragrande maggioranza del parlamento, vota contro la Costituzione del proprio paese, delinque contro la propria Costituzione, quindi il termine è appropriato. Oltre questo c'è lo sdegno per chi non vuol vedere la strage di civili che sta avvenendo in questi giorni, proprio in queste ore, dove si stanno compiendo crimini di guerra inauditi. Non solo si massacrano civili ma si impedisce che i feriti vengano evacuati negli ospedali. Di questo, ovviamente, abbiamo numerose testimonianze, da parte dei pochi che sono riusciti a superare i cordoni che le forze di occupazione hanno disposto intorno ai luoghi dei bombardamenti. Chiediamo ancora, con forza, che si apra un corridoio umanitario per soccorrere la popolazione civile di Marjah".


Il Ministro La Russa ha detto che i nostri aerei non possono commetteri gli errori fatti dagli americani che hanno bombardato dei civili.

"Al ministro chiedo, e allora cosa sono i nostri, aerei da turismo? Cosa fanno, portano in giro i turisti a vedere i bombardamenti? Cosa ci fanno gli aerei militari in zone dove si sta bombardando? Sono affermazioni ridicole. Piuttosto, possiamo indicare alcuni dei pericolosi terroristi feriti dalle operazioni militari nella zona di Marjah. Feriti, perché i morti non li vediamo. Un ragazzo di 10 anni di nome Fasel, una bambina di 12 di nome Rojah che stava prendendo acqua al pozzo e si è presa una pallottola in un fianco, Said, di 7 anni, con una pallottola nel torace, un bambino di 9 anni di nome Akter che stava guardando dalla finestra quando gli hanno sparato in testa… questi sono i talebani".


Pensa che nel nostro paese ci sia una percezione reale di quello che succede in Afghanistan?

"I nostri politici non sanno niente dei talebani, non sanno di cosa parlano. Non saprebbero nemmeno indicare l'Afghanistan su una cartina muta. Purtroppo, questa è la gente che prende decisioni che costano la vita a tanti afgani. E che costa una quantità di soldi impressionante agli italiani. Siamo un paese dove si perdono centinaia di migliaia di posti di lavoro e si buttano via centinaia di milioni in una guerra per sostenere questo piuttosto che quel governo afghano. Mi piacerebbe avere un parlamento decente. Sull'Afghanistan continuano a dire agli italiani bugie clamorose, palle gigantesche. L'unica cosa da fare è smettere di sostenere questa classe politica. Io, personalmente, mi rifiuto di andare a votare. Lo farò quando ci saranno politici degni di questo nome".


Daniele De Luca - CNRmedia 22/02/10.

Gino Strada - Che tempo che fa 28/02/2010.



5 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. mio fratello fa il militare in Iraq. come ti permetti di insultare i militari italiani??

    RispondiElimina
  3. Prima cosa io non ho insultato nessuno: mi sono semplicemente limitato a ripubblicare un'intervista e due video di Gino Strada.

    Seconda cosa, né nell'intervista né tanto meno nei video ho colto insulti di alcun genere a chicchessia. Però, sai, comincio ad avere una certa età - vado verso i 40 - e quindi può darsi che magari mi sia sfuggito.

    Quindi, se sei in grado di dirmi in quale dei due video (e ovviamente a quale minuto del filmato) c'è questo fantomatico insulto, bene, altrimenti ti dico subito che puoi toglierti dalle balle e startene ben lontano da qui.

    Ne ho già a sufficienza di troll che mi ronzano intorno.

    RispondiElimina
  4. non si tratta di insulti diretti si tratta di mettere in dubbio il lavoro svolto dai nostri militari in Paesi di crisi. Questo è il punto. Poi tu fai come ti pare. il rapporto che hai tu con i troll sono cavoli tuoi non miei basta che non metti in dubbio i miei valori che non sono i tuoi.
    mettere in dubbio il lavoro dei nostri militari equivale ad insultarli.
    giusto per capirci non sono del pdl. sono fascista.

    RispondiElimina
  5. non si tratta di insulti diretti si tratta di mettere in dubbio il lavoro svolto dai nostri militari in Paesi di crisi. Questo è il punto.

    Ecco, allora la prossima volta cerca di spiegarti meglio, per piacere, perché nel tuo commento precedente hai scritto "come ti permetti di insultare i militari italiani??" E' inutile che cambi le carte in tavola dopo.

    Seconda cosa. A me non frega assolutamente niente se tuo fratello fa il militare in Iraq. Non sta scritto da nessuna parte che se io ritengo che la missione in Iraq sia sbagliata non lo posso scrivere nel mio blog. Si tratta di legittimo e sacrosanto (almeno finché non ci tolgono anche questo) espressione del pensiero e altrettanto sacrosanto diritto di critica, che è cosa ben diversa dall'insulto che io non mi sono mai sognato di rivolgere a nessuno.


    non sono del pdl. sono fascista.

    Mi dispiace, non farci niente.

    RispondiElimina