A pochi giorni dal voto, per bocca del cardinal Bagnasco (foto) ecco che scende in campagna elettorale pure la Chiesa. Con una indicazione chiara, ai cattolici, su come orientare il voto del prossimo weekend: "Quale solidarietà sociale è possibile se si rifiuta o si sopprime la vita, specialmente la più debole? [...] In questo contesto, inevitabilmente denso di significati, sarà bene - scandisce il card. Bagnasco - che la cittadinanza inquadri con molta attenzione ogni singola verifica elettorale, sia nazionale sia locale e quindi regionale". Traduzione (per chi non ci fosse arrivato): non votate per quei partiti che sono favorevoli all'aborto.
Probabilmente la concomitanza è casuale, ma nel pomeriggio di ieri, poco prima che la Chiesa indicasse ai cattolici come devono votare, Berlusconi si era profuso in uno sbrodolante elogio nei confronti di Ratzinger e della sua lettera pastorale, inviata domenica ai cattolici irlandesi, con la quale il Papa (e sarebbe ora) sembra voler prendere di petto la questione dei preti pedofili. Niente di nuovo in tutto questo: è noto che il parlamento pullula da sempre di baciapile di ogni risma e colore, ed è dalla notte dei tempi che l'elettorato cattolico fa gola alla destra come alla sinistra. Tra le numerose coincidenze di questa patetica pantomina, poi, va segnalato che giusto pochi giorni fa il Consiglio superiore di Sanità "ha deliberato che la pillola abortiva RU486 in Italia possa essere somministrata soltanto con ricovero ospedaliero ordinario", col risultato paradossale che "chi abortirà chirurgicamente lo potrà fare in day hospital, mentre chi vuole evitare il bisturi dovrà restare in ospedale".
Ecco, il cardinal Bagnasco e la Chiesa tutta, ieri, a modo loro, hanno trovato il modo di rendere il favore al governo. Naturalmente quanto disse Ratzinger in ottobre riguardo alla netta distinzione tra Chiesa e politica è solo una delle tante balle che la Chiesa stessa rifila regolarmente ai fedeli. Niente di nuovo neanche qui.
non so se ti eri accorto di questa nuova sparata di berlusconi
RispondiElimina"Il Popolo della libertà si chiama proprio così perché è fatto dalla gente, è nato dal basso. È un partito assolutamente democratico che assume ogni decisione non da parte di un monarca, che sarei io, come indicato da qualcuno. È esattamente il contrario», ha poi rilevato il presidente del Consiglio, ripsondendo indirettamente alle ciritiche del presidente della Camera, Gianfranco Fini. «All'interno del partito abbiamo un forma di democrazia assoluta"
ecco...
il pdl è un partito democratico in cui vige la democrazia assoluta!
cosa è la democrazia assoluta??
fonte:
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=95619&sez=ELEZIONI2010&ssez=
Lo so, occorre avere pazienza e resistere fino a venerdì a mezzanotte; poi finalmente la smetterà anche lui di dire corbellerie. Purtroppo a venerdì mancano ancora 3 giorni. Cerchiamo comunque di resistere.
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