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mercoledì 13 gennaio 2010

Sul giusto processo

E se gli aspiranti riformatori della giustizia facessero prima un salto a Cassano d’Adda, sezione distaccata del Tribunale di Milano? Qui non la carenza, ma l’assenza ormai da mesi di cancellieri sta totalmente bloccando la registrazione di 450 sentenze civili e 520 decreti ingiuntivi già fatti: tutti provvedimenti di giustizia ordinaria, spicciola ma importante per la vita delle persone, che i giudici hanno già deciso, ma che formalmente non esistono e dunque non possono dispiegare i loro effetti per i cittadini che li attendono.

Luigi Ferrarella, ottimo cronista giudiziario del Corriere, cerca di spiegare nella maniera più semplice possibile perché il processo breve è la più grande presa per il culo dei tempi recenti.

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