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lunedì 28 dicembre 2009

Fluidificare il traffico attorno a Palazzo Grazioli

Questo articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

La notizia non è niente di che, intendiamoci; tutt'al più potrebbe interessare i romani e i turisti che erano soliti utilizzare quella particolare fermata del bus, che adesso dovranno scendere o salire a quella prima o a quella dopo.

Fatto sta, comunque, che l'Atac ha deciso di sopprimere la fermata del bus di fronte all'ingresso di Palazzo Grazioli, residenza romana del premier divenuta famosa per i numerosi vertici e riunioni di governo alcuni festini a base di allegre ragazze molto disponibili (vedi D'Addario) e barzellette. Scrive Repubblica:

Da lunedì mattina 28 dicembre sarà soppressa la fermata d'autobus che si trova nella centralissima via Plebiscito, proprio davanti a palazzo Grazioli, la residenza romana di Silvio Berlusconi. Lo rende noto l'Atac, l'azienda comunale che gestisce i trasporti pubblici a Roma, spiegando che "l'intervento ha l'obiettivo di fluidificare il traffico per ragioni di sicurezza, legate alla vicinanza della residenza del Presidente del Consiglio", a pochi metri di distanza da piazza Venezia.

Fa piacere che l'Atac abbia premurosamente adottato questa misura per tutelare maggiormente l'incolumità del premier. Speriamo che a questo si aggiunga anche una maggiore efficacia dei controlli su chi entra e chi esce dalla casa del premier. No, perché sembra che durante il periodo dei famosi festini non fosse poi così difficile entrare e uscire.

"Un via vai “libero”, se è vero, come hanno dichiarato anche in un interrogatorio nei locali della caserma di Bari le ragazze coinvolte nell’inchiesta, che “anche all’ingresso non c’è stato nessun controllo”. La prova sarebbe proprio il registratore di Patrizia D’Addario, la escort barese, rimasto acceso per larghi tratti. Una stranezza se pensiamo che la dimora del Premier è a tutti gli effetti considerabile residenza di Stato". (fonte)

"Ma le indagini dei magistrati baresi hanno svelato anche una circostanza ritenuta "molto preoccupante" dalle stesse fonti inquirenti: l'accesso a Palazzo Grazioli durante le feste del presidente del Consiglio era "incontrollato". Questa circostanza è stata fatta notare anche dai magistrati a Patrizia D'Addario, che ha risposto affermando di non aver subito, assieme alle sue amiche, alcun controllo all'ingresso". (fonte)

Ecco, diciamo che anche prima che l'Atac prendesse la meritoria iniziativa il traffico pare fosse comunque già piuttosto "fluido".


Aggiornamento 18,00.

Pare che i residenti interessati non l'abbiano presa molto bene.

Immediata la reazione dei romani dirottati sulle altre fermate del centro. "Per me è un guaio serio ora come faccio? - si lamenta Daniela, impiegata - mi tocca andare a largo Argentina, o di fronte ai carabinieri di piazza Venezia oppure addirittura a via del Corso".

Imbufaliti, i cittadini non risparmiano critiche nei confronti del premier, in nome del quale è stato preso il provvedimento. "Quel signore - dice Gianfranco, perito del tribunale, riferendosi al premier - pensa solo agli affari suoi". Un'altra cittadina chiede invece "che benefici per la sicurezza possa portare questa idea: se uno vuole fare un attentato lo fa anche senza autobus". Si lamenta anche il portinaio dello stabile al 107, Gianluca Rossi, preoccupato "per i circa 200 anziani che abitano qui". (fonte)

Qui analogo articolo del Corriere.

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