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mercoledì 11 novembre 2009

E' sempre bello come ce la raccontano

Ci dev'essere un sistema per difendersi dalle balle. Per noi che usiamo internet è un po' più facile, ma il mio pensiero va sempre a chi si "nutre" esclusivamente di tv. La tv è come una malattia, una brutta malattia: se hai gli anticorpi sopravvivi e magari riesci anche a sconfiggerla, altrimenti soccombi. Ed è difficile difendersi (e quindi vincere) se il virus della disinformazione arriva ad esempio dal tg1 - vedi Minzolini l'altra sera -, la finestra tradizionalmente più "istituzionale" dell'informazione.

Oggi una parlamentare del Pdl, tale Margherita Boniver, che evidentemente ha fatto subito tesoro di quanto raccontato da Minzolini, ha presentato alla Camera una proposta di legge per il ripristino dell'immunità parlamentare. Una cosa di cui da tempo si parla e che evidentemente non può più aspettare (Cosentino ha già una richiesta di arresto depositata alla Camera). Ma il bello è come giustifica la signora la sua richiesta:

"L'immunità che esiste in molti ordinamenti europei, nonché al Parlamento europeo - ha dichiarato afferma - rappresentava uno dei pilastri della Costituzione italiana. Fu cancellata con un incredibile atto di vigliaccheria dall'Assemblea di Palazzo Madama nell'ottobre del 1993 in clima di pesante intimidazione. La proposta di legge composta di un solo articolo ripristina un Istituto volto a tutelate l'interesse della collettività, prevenendo eventuali condizionamenti del potere giudiziario sullo svolgimento della dialettica politica".

Com'è possibile concentrare una fila così lunga di sciocchezze in una così breve dichiarazione? Eppure lei ce l'ha fatta, e quando i tiggì, domani, la riporteranno non ce ne sarà uno che si permetterà di farlo notare. E quindi chi ascolterà dai vari tg dirà: cavolo, questa ha ragione!

Noi lo sappiamo che l'immunità esiste sì in molti ordinamenti europei e anche al Parlamento Europeo. Ma non come la intende lei, e chi sta beato davanti alla tv non lo sa. Noi lo sappiamo che l'immunità fu abrogata nel '93 modificando la Costituzione, ma non, come dice la Boniver, "con un incredibile atto di vigliaccheria dall'Assemblea di Palazzo Madama nell'ottobre del 1993 in clima di pesante intimidazione", ma perché l'onda di Mani Pulite aveva aperto la fogna e tutto il marcio stava finalmente venendo alla luce. Davanti alle ruberie di un'intera classe politica, ormai irrimediabilmente venute alla luce, mantenere un istituto come l'immunità parlamentare voleva dire rischiare concretamente una rivolta popolare, al cui confronto le monetine lanciate contro Craxi all'uscita dall'hotel Raphael sarebbero state confettini tirati a una coppia di sposi.

Ecco, la Boniver, in un clima che oggi per molte cose assomiglia a quello di quegli anni, chiede il ritorno all'immunità parlamentare. E molti, davanti alla tv, diranno: cavolo, ha ragione!

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