Pagine

giovedì 22 ottobre 2009

Essere lavavetri a Roma

Leggo sul Messaggero dell'altro ieri che l'amministrazione comunale di Roma ha intenzione di utilizzare il pugno duro coi lavavetri. Anzi, non solo con quelli, ma anche con i giocolieri (giocolieri? A Roma ci sono giocolieri ai semafori?) e i pulitori di fari delle auto.

Secondo indiscrezioni, smentite dal Comune, l'ordinanza conterrà non solo sanzioni ma anche la possibilità di un reinserimento sociale qualora si appurino condizioni di sfruttamento. Se si scoprirà che il lavavetri è clandestino verrà accompagnato nei centri di identificazione ed espulsione. Diverse le indiscrezioni sulla multa: secondo alcuni secondo quanto è previsto anche nell'articolo 650 del codice penale, è prevista la multa fino a 200 euro. Oltre alla multa verrà anche sequestrata l'attrezzatura. Secondo Omniroma la multa sarà di 100 euro.

Ora, intendiamoci, io sono il primo a dire - lo so per esperienza - che i lavavetri ai semafori sono dei grossi rompipalle, ma forse sarebbe il caso che la stessa fermezza fosse indirizzata nei confronti dei criminali veri. Mi risulta, ad esempio, che nell'ultimo periodo a Roma si siano moltiplicate in modo preoccupante le aggressioni immotivate (o meglio, motivate dall'omofobia) contro i gay.

Domandina semplice semplice: sono più pericolosi i lavavetri ai semafori o queste spedizioni punitive, e idiote, spinte unicamente dall'odio verso il cosiddetto "diverso"? E a nessuno dell'amministrazione comunale è venuto in mente che con questo provvedimento è molto probabile che vadano a ingrossarsi le file dei criminali veri?

5 commenti:

  1. > la possibilità di un reinserimento sociale qualora si appurino condizioni di sfruttamento

    Questo è interessante. A Torino capita spesso di vedere minori con lo straccio o, più banalmente, chiedere solo l'elemosina, tanto è vero che c'è (o c'era?) un nucleo della polizia municipale specializzato per i minori nomadi; ti assicuro che non mi sembra che questi bambini siano molto contenti di passare le ore al semaforo. Quindi, sintetizzo, ben venga l'aspetto di aiuto in queste norme. La domanda è un'altra: ma chi controlla? Con che mezzi? Con che "risorse" (termine politico per definire i soldoni)? Facile scrivere un'ordinanza e farsi belli, un'altra cosa è realizzare davvero qualcosa ma, si sa', i ns. politici parlano sempre molto!

    Saluti. BigFab.

    RispondiElimina
  2. >ma, si sa', i ns. politici parlano sempre molto

    Sì. Tra l'altro, poi, almeno stando a quanto scrive Il Messaggero, la questione del presunto reinserimento sociale è stata smentita dalla stessa amministrazione capitolina.

    Mah...

    RispondiElimina
  3. giocolieri? A Roma ci sono giocolieri ai semafori?

    confermo. sulla cristoforo colombo se ne vedono abbastanza: sono giovani ragazzi, che si esibiscono con i birilli o con le palle appunto da giocoliere... però non mi danno proprio l'idea che siano sfruttati...

    RispondiElimina
  4. infatti non sono sfruttati e guadagnano pure parecchio. fecerò un'inchiesta su focus a novembre 2008 e risultò che un giocolieri poteva arrivare a prendere 300 euro la settimana circa, euro più e euro meno.

    una bella sommetta.

    RispondiElimina
  5. >Domandina semplice semplice: sono più pericolosi i lavavetri ai semafori o queste spedizioni punitive, e idiote, spinte unicamente dall'odio verso il cosiddetto "diverso"?

    Risposta semplice: Se non sei gay, i più pericolosi sono i lavavetri.

    RispondiElimina