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giovedì 1 ottobre 2009

Come si chiama secondo voi questa pratica?

Non c'è bisogno di usare molte parole per descrivere questo episodio, raccontato ieri dal Corriere, che definire di malcostume è evidentemente eufemistico. Molto brevemente, un cittadino si rivolge a un consigliere comunale in quota Pdl per chiedere se può fare qualcosa riguardo ad alcuni cassonetti dell'immondizia. La domanda:

«Caro Patrizio, scusa se ti disturbo, ma in via Tacito l´Ama ha piazzato dei cassonetti in modo assolutamente sconcio, senza nessuna logica, seguendo probabilmente delle pressioni di qualche raccomandato. Mi fai sapere se esiste una normativa comunale in merito ed eventualmente come agire per far ripristinare un regolare ordine?» Marcello Mancini

La risposta (un estratto):

«Egr. Dott. Mancini, nella sua e-mail Lei mi segnala una problematica personale che esula dalle mie competenze. Sarebbe svilente se un On. si dovesse occupare di cassonetti - o monnezza, come dicono a Roma - tanto più se gli stessi si trovano dinanzi ad un´attività imprenditoriale di un privato.
Con profondo rammarico noto (...) che lei non comprende il senso, né la ratio della Mia attività politica! Cercherò di essere chiaro. Lei, alle elezioni che mi hanno visto trionfatore non mi ha votato - anzi più volte nel corso degli anni ha manifestato antipatia nei confronti di Berlusconi (...)
E allora nasce spontanea una domanda: perché si rivolge alla mia persona? Io per quale motivo dovrei adoperarmi per lei? Forse mi reputa un idiota che si fa sfruttare da chiunque? Oppure, cosa ancora più offensiva, il suo servetto? Io lavoro solamente per chi mi vota in quanto faccio politica, non il missionario (...).(fonte)

Ora, il fatto che la parte politica coinvolta sia in questo caso il centrodestra non significa niente - il Pd in altre zone d'Italia è messo pure peggio - ma fa sempre un certo effetto davanti a queste cose sentire parlare, come ancora si sente spesso, di etica nella politica, di moralità, di politica intesa come servizio alla collettività...

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