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domenica 11 ottobre 2009

Balle spaziali (direttamente al popolo)

Insomma, un po' va bene, ci siamo abituati, e nei limiti del possibile si cerca anche di fare finta di niente, di soprassedere, di sperare che la smetta di raccontare balle. Ma non si può fare finta di niente quando ogni testata online che si apre spara in home page a caratteri cubitali le sue castronerie.

Quando capirà questo uomo che non è la stampa straniera che sputtana l'Italia? Anzi no, non "quando capirà?" (perché lui l'ha capito benissimo), ma quando capirà che deve smetterla di raccontarcelo. E soprattutto basta con questa storia che lui è stato eletto dal popolo, se no va a finire che a forza di raccontarlo ci crede pure lui.

«Non credo che si possa consentire di rivolgere infamie, improperi, insulti e volgarità a un premier eletto direttamente dal popolo, bisogna cambiare questa situazione».

L'investitura popolare diretta, in Italia, giuridicamente non esiste. Il presidente del Consiglio viene infatti nominato non dal popolo, ma dal Presidente della Repubblica, così pure come i ministri stessi. Il popolo che vota non sceglie il capo di governo, ma il partito o la coalizione che preferisce. Il fatto che da alcuni anni sulle schede elettorali compaia il nome di una persona, è un puro fatto di "marketing" che giuridicamente è completamente privo di senso.

E dove sarebbe, poi, questa stragrande maggioranza di italiani che stravede per lui, visto che alle ultime elezioni europee quelli che hanno scritto B-E-R-L-U-S-C-O-N-I sulla scheda sono stati 2.700.000 su 50 milioni e passa di aventi diritto?

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