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martedì 1 settembre 2009

Le mie prigioni

Questo articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Silvio Pellico, contrariamente a quanto qualcuno potrebbe pensare di primo acchito, non c'entra niente in questo caso. Il titolo di questo post è la copia esatta del titolo con cui Claudio Messora annuncia di aver ricevuto dalla Polizia Postale di Milano l'ordinanza di sequestro del suo blog. Scrive Claudio:

Questa mattina [28 agosto 2009, nda] mi ha telefonato la Poliza Postale di Milano. Vogliono che vada a ritirare un'ordinanza di sequestro per Byoblu.Com. Hanno provato a farlo fare al gestore del server, Aruba, ma si è chiamato fuori: dovrò autosequestrarmi da solo. Siccome sono in Abruzzo per girare il documentario INTERNET FOR GIULIANI, non potrò andare a ritirare l'atto prima della settimana prossima.

Non hanno voluto dirmi le motivazioni, ma un'ordinanza di sequestro fa evidentemente seguito a una querela. Per questo motivo ho deciso di indire un concorso a premi fra tutti i lettori del blog.

Rileggetevi tutti gli articoli degli ultimi tempi: fra tutti quelli che indovineranno il nome del querelante e il titolo dell'articolo incriminato, estrarremo a sorte una copia omaggio del DVD che sto producendo e ...mi voglio rovinare, anche una copia del mio libro. Quale libro? Prima o poi lo scriverò, lo sento.

Magari saranno Le Mie Prigioni.

Dietro l'ironia con cui Claudio affronta la vicenda che gli sta capitando tra capo e collo, c'è ovviamente un misto di apprensione, dubbi e interrogativi, come scrive egli stesso nel post successivo. E c'è soprattutto la consapevolezza che qualcosa sta cambiando nelle dinamiche che regolano l'informazione nel nostro paese. Le querele nei confronti dei blogger non sono più casi sporadici, ma cominciano ad avere una loro regolarità e sistematicità. Qui, nel mio blog, molti di questi casi li ho citati e commentati. Penso ad esempio a Piero Ricca querelato da Emilio Fede, penso ad Anna Setari e alla miriade di blogger querelati in contemporanea da Gigi Moncalvo, oppure al surreale caso di Pino Maniaci, rinviato a giudizio - udite udite - per esercizio abusivo della professione di giornalista. E adesso appunto Byoblu di Claudio Messora.

Difficile (difficile?) dire cosa ci sia dietro, cosa si stia muovendo nelle dinamiche dell'informazione di cui parlavo prima. Forse la spiegazione più plausibile è proprio quella di Claudio:

Sono in uno strano sortilegio, un incantesimo in cui fluttui, lieviti in un oceano di dubbi, di domande. Aspettiamo lunedì per avere qualche risposta. Da un lato c’è paura, perché sai di muoverti contro elefanti che sanno benissimo di essere degli schiacciasassi nei confronti di fini granellini di sabbia, ma la rete ha proprio il pregio di riunire questi fini granellini di sabbia e farne una sorta di cemento armato, quindi speriamo che questa coesione, questo collante tra la gente aiuti a superare tutti i tentativi di imbavagliamento. Dall’altro lato c’è l’elettrificante sensazione di cominciare a fare un po’ di paura. Le querele sono proprio indice della paura che certe cose vengano a galla, quindi siamo sulla strada buona.


Aggiornamento 01/09/2009.

Messora si è recato alla Polizia Postale e ha scoperto che non è lui a essere stato querelato, ma un commentatore del blog.

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