La reazione di Silvio Berlusconi dopo la pubblicazione, da parte di Repubblica e dell'Espresso, delle registrazioni audio dei due incontri avuti dal nostro con la prostituta pugliese, riassume in breve quella che in fondo è sempre stata la sua strategia per tentare di superare gli ostacoli: far finta di niente e passare oltre, aspettando che la cosa si sgonfi da sé.
Una strategia generalmente sempre vincente in quanto supportata dalla stragrande maggioranza di giornali e telegiornali, impegnati con pervicacia, da sempre, a glissare, o quanto meno a minimizzare, tutta la vicenda.
La cosa per certi versi più triste, però, non è la montagna di balle raccontate, né particolari tipo il fatto - come si evince ascoltando le registrazioni - che il premier desideri farlo senza preservativo, o altro; la cosa più triste è che messi come siamo in Italia, si perda tempo, anche al governo, con le vicende di un premier che un giorno va a mignotte (ammettendo pure che non sapesse che la tipa lo fosse) e l'altro va al family day a discutere di matrimoni di serie "a" e "b".
In un altro paese ci avrebbero dato un taglio prima.
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