Il titolo che vedete qui sopra l'ha utilizzato il Times per commentare l'intenzione di Berlusconi, ancora non smentita, di recarsi in pellegrinaggio da Padre Pio. Ora, spero che siano pochi quelli che pensano che il cavaliere ha intenzione di recarsi là perché effettivamente gliene frega qualcosa di San Pio.
In verità, come è ormai sotto gli occhi di tutti, c'è una ferita da sanare, una frattura da ricomporre che è quella tra il sultano e i cattolici. La (probabile) visita diventa quindi un calcolo politico, una mossa meditata per cercare, come ultima spiaggia, di ricomporre le crepe apertesi nel rapporto tra il premier, le gerarchie vaticane (specie dopo il niet di Ratzinger all'incontro post G8) e, soprattutto, l'elettorato cattolico (che sia rimasto turbato dalle migliaia di messaggi di fedeli indignati arrivati a Famiglia Cristiana?), cioè la cosa che gli sta più a cuore.
Insomma una sorta di acrobazia, di gioco di prestigio tramite il quale cercare di far credere, specialmente agli allocchi ancora disposti a prendere sul serio la vistosità e la platealità dei suoi gesti, che tutto si può sistemare.
perché sto avendo paura che riesca nel suo intento??? :-(
RispondiEliminaDicono (quelli che credono a queste cose) che San Pio abbia fatto qualche prodigio.
RispondiEliminaPerché, quindi, non potrebbe farne un altro?
speriamo allora che il miracolo lo faccia a noi italiani onesti... :P
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