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mercoledì 20 maggio 2009

Unica opposizione: Fini

Gianfranco Fini (foto) è uno strano signore. E' uno che in linea teorica dovrebbe essere una delle colonne portanti dell'attuale maggioranza, ma che con la testa, i pensieri e le esternazioni pare stia da tutt'altra parte. Potrebbe benissimo prendere il posto di Franceschini, ad esempio; anzi, è strano che all'epoca del siluramento di Veltroni nessuno ci abbia pensato. Anche perché, se vi ricordate, di sassolini dalle scarpe in questo ultimo periodo se n'è cavati parecchi: dalle impronte ai bimbi rom alle ronde, passando per i medici-spia, solo per fare qualche esempio.

L'ultima bordata, che ha mandato su tutte le furie lo stato maggiore del Pdl e la corazzata vaticana è arrivata da Monopoli, dove il presidente della Camera, parlando a un convegno di bioetica, ha detto che "Il Parlamento deve fare leggi non orientate da precetti di tipo religioso". Apriti cielo! Il Pdl, che notoriamente col Vaticano è come se fosse una cosa sola, schiuma di rabbia, e pure la reazione dell'entourage di oltretevere non si fa attendere. A dare fiato alle trombe, arriva infatti nientemeno che Elio Sgreccia, della Pontificia Accademia della Vita:

"Mai pensato di imporre al Parlamento italiano precetti religiosi, ma non taceremo sui temi di bioetica, che riguardano i diritti umani, i dettami costituzionali, la stessa razionalità umana e il bene comune. Non si tratta di precetti religiosi ma di argomenti basati sulla ragione e il diritto: il fatto che vengano portanti avanti dal clero o da organismi cattolici non deve consentire a nessuno di considerarli come prodotto di una razionalità minore".

Curioso che un esponente del Vaticano venga a parlare di diritti umani e di dettami costituzionali dopo il comportamento tenuto dal Vaticano stesso in merito alla vicenda Englaro, ad esempio, dove per bocca di un suo illustre esponente diede addirittura dell'assassino al padre di Eluana. Così come è curioso che sempre il monsignore in questione si appelli ai diritti sanciti dalla Costituzione Italiana, facendo finta di dimenticare che tra questi c'è quello del diritto irrinunciabile e inequivocabile di ogni persona a rifiutare le cure; cosa ovviamente inconcepibile per il Vaticano, secondo cui la vita non è nostra ma di Dio, con tutto quello che ne consegue.

Ed è pure curioso, infine, il fatto stesso che le parole di Fini abbiano suscitato tali e tante scomposte e isteriche reazioni, visto che non ha fatto altro che ribadire ai tanti che se lo sono dimenticato, almeno io ho colto questo, che lo stato italiano è e deve essere laico, così come dice la Costituzione stessa. Una delle tante cose che dice la nostra Costituzione, che purtroppo rimangono solo sulla carta.

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