Restano i dati di fatto: se un ministro rischia di finire sotto processo il Guardasigilli interviene. Il messaggio dunque è chiaro: chi tocca i fili o muore, o si fa molto male. È la legge del più forte. Ed è un antipasto di ciò che accadrà durante la prossima estate se il premier uscirà dalle elezioni europee guadagnando ulteriori consensi. Un Silvio Berlusconi mattatore avrà buon gioco a far approvare dal parlamento non solo le leggi bavaglio sulle intercettazioni e sulla stampa (peraltro già in gran parte auto-imbavagliata). Forte dei risultati elettorali farà anche passare norme in stile cinese o cubano per controllare internet (la volontà c'è ed è più volte stata annunciata), inizierà a modificare la costituzione, schiaccerà sempre più quei magistrati e i giornalisti che ancora fanno il loro dovere.
(Peter Gomez, dopo l'invio degli ispettori ministeriali nella procura di Bari)
IMHO Napoleone guadagnerà ulteriori consensi perché dall'altra parte, tolto Di PIetro, non c'è nessuno, non c'era prima e non c'è adesso.
RispondiEliminaHa ragione Cruciani a La Zanzara su Radio24: com'è che sotto elezioni la sinistra invoca il conflitto d'interessi e quando è al governo non affronta seriamente il problema? La risposta l'ha già data Beppe Grillo: perché in Italia c'è un PDL ed un PDmenoElle. Fine.
Concordo con Cruciani, anche se pare (ripeto: pare) che con Franceschini qualcosa si sia mosso (questo almeno dice qualcosa).
RispondiEliminap.s.
Ottimo programma La Zanzara; lo ascolto spesso.