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sabato 15 novembre 2008

Obama fa il suo primo discorso alla nazione. Su internet

Barack Obama ha rivolto oggi, 15 novembre 2008 (una data da segnare), il suo primo discorso alla nazione. Niente di straordinario fin qui, si tratta di una consuetudine di ogni presidente; ma con Obama è cambiato qualcosa, in quanto non si è trattato solamente del suo primo discorso da neo Presidente degli Stati Uniti, ma anche della prima volta che il famoso discorso è stato diffuso in rete.

Oltre ai tradizionali canali radiofonici, infatti, è stato inoltrato, sotto forma di video, via internet, e precisamente su Youtube (qui il video e qui il canale ufficiale), oltre che sul sito ufficiale del neo Presidente change.gov. Questa, come scrive anche il Corriere, è una novità destinata a diventare una piacevole consuetudine.

Che tra Obama e internet ci fosse del feeling si era già capito durante la lunghissima campagna elettorale; una campagna in cui la rete è stata uno dei protagonisti principali, che ha permesso oltretutto a Obama di raccogliere finanziamenti per circa 600 milioni di dollari. Una cifra, come scrive il Sole24Ore, che gli ha consentito il lusso di "rifiutare gli 84 milioni del finanziamento pubblico per non avere le mani legate dalle regole connesse all’uso di quattrini dei contribuenti."

Ve l'immaginate una cosa simile da noi? Follia! Obama dimostra di avere capito benissimo i meccanismi per rivolgersi ai giovani, e lo fa utilizzando gli stessi loro strumenti. Ha capito perfettamente che in un mondo in cui tutto ormai dipende dalla tecnologia non ha senso far finta che non esista o, peggio ancora, combatterla. E non è quindi un caso che al primo punto del suo programma "tecnologico" abbia garantito la totale libertà di internet.

Il paragone tra quanto accade al di là dell'Oceano e quanto accade da noi è impietoso. Là Obama si batte per libertà della rete e qua Berlusconi fa causa a Youtube. Là la politica e internet sono praticamente una cosa sola e qua ancora si discute di mettere i "bollini" ai blog, segnale inquivocabile che sarebbe più facile trovare un orso polare nel Gabon piuttosto che un politico che ci capisce qualcosa di internet.

E non lo dico io.

2 commenti:

  1. Concordo in pieno. Purtroppo noi non abbiamo un Obama, in nessun partito.

    Buona domenica. :)

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  2. Lo so, non c'è speranza: abbiamo solo dei dinosauri (anzi, dei "burosauri") senza nessuna competenza tecnico/scientifica.

    Basta dire che nel precedente governo il ministro delle Comunicazioni (il dicastero che avrebbe dovuto occuparsi dello sviluppo di internet e delle nuove tecnologie) era Gentiloni, uno espertissimo di queste cose (laurea in scienze politiche).

    Poi è arrivato il governo Berlusconi, che ha addirittura eliminato il ministero delle Comunicazioni accorpandolo al ministero dello Sviluppo Economico, a capo del quale c'è il mitico Scajola (laurea - posticcia - in giurisprudenza).

    No, nessun Obama all'orizzonte.

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