E' arrivato infine il grande giorno: oggi l'America decide se affidare il proprio futuro a Barack Obama, quello che tutti indicano come la novità e il cambiamento (l'unica novità certa, per ora, è che se fosse eletto sarebbe il primo presidente afroamericano della storia), e John McCain, l'attempato senatore repubblicano ex reduce del Vietnam.
Non ho granché da dire su queste elezioni, anche perché sarebbe difficile aggiungere qualcosa che non sia già stato detto da quando è iniziata la campagna elettorale. Una campagna che - avrete notato - ha tenuto banco tantissimo anche qui da noi, probabilmente addirittura in misura maggiore rispetto alle nostre di elezioni (il ché, sotto un certo punto di vista, è più che giustificabile).
Personalmente ho una simpatia maggiore per Obama, ma non mi faccio grosse illusioni sul grande cambiamento che dovrebbe avvenire con la sua ipotetica entrata alla Casa Bianca, tanto meno per quanto riguarda la politica estera. Magari, ecco, starei un po' attento a non prendere per oro colato i sondaggi che lo danno per ora come quasi sicuro vincitore. Ricordiamoci che il grosso degli americani voterà oggi, e, come è noto, quanto si dichiara nei sondaggi telefonici e quanto si sceglie in sede elettorale non sempre coincide, anzi, molto spesso è tutt'altra cosa. Senza contare che il rischio che tra i 120 milioni che voteranno oggi si nasconda una quota non indifferente di quelli che stravedono per il razzismo, il militarismo e il conservatorismo è tutt'altro che campato per aria.
L'unico pensiero che un po' mi consola, è che chiunque vincerà sarà senz'altro meglio di quello uscente.
Andrea@ Personalmente ho una simpatia maggiore per Obama, ma non mi faccio grosse illusioni sul grande cambiamento che dovrebbe avvenire con la sua ipotetica entrata alla Casa Bianca, tanto meno per quanto riguarda la politica estera.
RispondiEliminaLa penso esattamente come te. Comunque preferisco Obama anche perché è giovane. Sembrerà una sciocchezza, ma penso che sia meglio avere come Presidente una persona più al passo coi tempi e anche più acculturata di MacCain. Poi, nel vedere la Palin, mi era venuta l'orticaria. Una volta ha detto persino che la guerra in Iraq è stata voluta da Dio. Basta, mandiamo a casa questa gente, non si possono ascoltare certe cose, sono un insulto all'intelligenza.
Confermo. Per quanto riguarda la Palin, John McCain si è accorto troppo tardi del danno che ha arrecato alla sua immagine, e forse in qualche misura anche questo ha contribuito alla sua disfatta.
RispondiEliminaComunque anche a me piace Obama, non fosse altro perché, come hai detto anche tu, porta una ventata di novità, di svecchiamento. Gran parte della sua campagna elettorale l'ha condotta su internet tramite i vari facebook e altri siti di social network (sembra Berlusconi qui da noi ^_^).
Certo, alla prova dei fatti questo conterà ben poco, ma l'idea di un presidente giovane, che sa parlare ai giovani e che non ha esperienze da consumato politico a me piace.
Questa mattina (05/11) rete4 ha dedicato uno speciale di un'ora, dalle 8 alle 9, alla vittoria di Obama. Beh, sembrava avesse vinto McCain: 1 minuto di immagini per il vincitore seguito da 5 minuti con McCain festante, e così via a rotazione. Più due ospiti collegati via telefono che hanno sparato a zero su Obama per tutto il tempo (perlomeno finché ho seguito la trasmissione, poi mi sono rifiutato di continuare e ho spento).
Anche di questa gente qua sarebbe ora di fare pulizia.
Ciao.
Io sono troppo contenta! non spero in grandi miracoli, ma è un bel segno......
RispondiElimina> non spero in grandi miracoli, ma è un bel segno......
RispondiEliminaPienamente d'accordo.