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Come ha giustamente osservato qualcuno nei commenti a questo mio post, è pubblicamente consultabile e scaricabile dal blog di Beppe Grillo (qui) l'elenco dei condannati, prescritti, indagati e rinviati a giudizio che sono stati scelti dalle segreterie dei partiti per rappresentarli. Molti di questi faranno, a elezioni terminate, il loro ingresso in parlamento.
Ecco l'elenco per appartenenza politica:
- PDL 56
- PD 18
- UDC - Rosa Bianca 9
- Lega Nord 8
- Partito Socialista 3
- Sinistra Arcobaleno 3
- La Destra 2
- Aborto No Grazie 1
- Italia dei Valori 0
E questo è il link al relativo, dettagliato, pdf.
Alcune considerazioni. Non mi piacciono le generalizzazioni, e quando posso cerco di evitarle. Se si spulcia nei dettagli l'elenco che ho citato, infatti, si scopre che la maggioranza dei nominativi riportati riguarda personaggi che non hanno una condanna definitiva sul groppone, il che significa - per la legge italiana - che essi sono formalmente innocenti (ricordo che il nostro ordinamento giuridico prevede l'innocenza fino a sentenza definitiva della Cassazione).
Questo per correttezza va riportato, perché è possibile che tra gli indagati o già condannati in primo e secondo grado vi sia qualcuno che al termine del procedimento giudiziario sarà riconosciuto innocente. Ovviamente, eventuali considerazioni in merito all'opportunità o meno da parte di queste persone di accettare una candidatura avendo pendenze giudiziarie in corso le lascio al giudizio del lettore: le mie le conoscete già.
A questo proposito è interessante notare come la questione etico/morale in politica pare essere considerata piuttosto superficialmente, non tanto dagli stessi politici (ovviamente), quanto anche da una buona parte della gente comune. Mi è capitato, tempo fa, di ascoltare su Radio24 i risultati di un sondaggio telefonico tramite il quale veniva chiesto a un certo numero di ascoltatori se preferissero un politico onesto ma con limitate capacità operative, oppure uno bravo ma con problemi giudiziari. Ora non ricordo esattamente l'esito in percentuale, ma sostanzialmente i due risultati si equivalevano.
Certo, visto il livello di efficienza, produttività e capacità dei nostri politici, una qualche giustificazione il risultato di questo sondaggio potrebbe anche averla, anche se naturalmente, almeno per quel che mi riguarda, un po' di amaro in bocca lo lascia.
Ultima cosa. Perché ho messo quel "non" tra parentesi nel titolo di questo articolo? Perché per effetto del famoso porcellum di Calderoli - la legge elettorale che permette solo di scegliere il partito ma non il singolo candidato (uno dei motivi per cui mi sono rifiutato di recarmi alle urne, come ho già spiegato) - anche se li conosco non li posso evitare. Chi infatti, per ipotesi, volesse scegliersi un candidato basandosi sulla sua fedina penale o i procedimenti giudiziari che ha in corso, sarebbe fregato in partenza perché i candidati vengono scelti dalle segreterie di partito in tutte le circoscrizioni.
Sono sempre più convinto della giustezza della mia scelta.
Aggiornamento 14/04/2008
Un lettore (che ringrazio) mi segnala nei commenti che nella lista dell'IdV di Di Pietro figura Leoluca Orlando, condannato in via definitiva per diffamazione aggravata (dettagli qui). Mi pare sia corretto e doveroso segnalarlo.
Sarebbe il caso di sottolineare che IdV ha un condannato: Leoluca Orlando, condannato per diffamazione.
RispondiEliminaE' interessante notare come Lehner (di destra), la cui unica condanna e' per diffamazione, compare nella lista. Mentre Leoluca Orlando
(stesso reato) non compare.
Travaglio usa due pesi e due misure. Il motto "se li conosci li eviti" forse andrebbe applicato anche a Travaglio.
Poi c'e' la questione di PBC ed altri partiti minori, che non sono stati inseriti nella lista per non far sfigurare IdV...
molti non sono ancora stati condannati in via definitiva a causa della lentezza dei processi
RispondiEliminamolti vengono candidati per rendere più difficile l'azione della magistratura o per evitare che finiscano dentro
poi noi abbiamo dei pessimi politici e per giunta condannati ed indagati
Non li abbiamo bravi ma disonesti oppure onesti ma pessimi
noi li abbiamo pessimi e disonesti insieme, insomma il peggio aggiunto al peggio
però siamo campioni del mondo... della monnezza
> Sarebbe il caso di sottolineare che IdV ha un condannato: Leoluca Orlando, condannato per diffamazione.
RispondiEliminaE' vero, non ho difficoltà ad ammettere che era sfuggito anche a me. Vado subito ad aggiornare l'articolo. Leggo in giro che ci sarebbe addirittura una petizione per chiedere a Grillo (o Travaglio) di inserirlo nella lista.
Grazie della segnalazione.
noi li abbiamo pessimi e disonesti insieme, insomma il peggio aggiunto al
RispondiEliminapeggio
Beh credo che il nostro amico abbia perfettamente centrato il problema. Ma c'e' anche da dire, ad onor del vero, che in fondo e' anche colpa nostra se ci troviamo in questo letamaio. I politici, onesti o meno che siano, vengono legittimati dal nostro voto, cosa che continuiamo a fare, forse anche per inerzia.
Oggi mi e' capitato di parlare con una persona che, in merito alle relazioni tra politica e (mal)affare (si parlava della vicenda Unipol) mi diceva "Che vuoi che sia? E' normale". Ecco e' questa la cosa piu' penosa di tutto. La gente, rincoglionita dai media tradizionali, si e' completamente assuefatta, finendo per giustificare atteggiamenti che in altri paesi verrebbero severamente censurati e castigati. Ma tant'e'.
> mi e' capitato di parlare con una persona che, in merito alle relazioni tra politica e (mal)affare (si parlava della vicenda Unipol) mi diceva "Che vuoi che sia? E' normale".
RispondiEliminaE' proprio questo il punto. Il non dare peso da parte di moltissime persone a questo aspetto. Con la vittoria del Pdl una lunga lista di persone con problemi giudiziari (ri)entrerà in parlamento nell'indifferenza generale.
E' questo che fa più male. E la gente non è che non lo sappia, ma drogata da anni di telegiornali e giornali quasi a senso unico e imbambolata da una tv che ha fatto e fa di tutto e di più per evitare di dare risalto alla questione, non dà più peso a questi aspetti. Ne è assuefatta. Li ritiene appartenenti all'ordine naturale delle cose.
La televisione ci ha insegnata a credere a tutto. E noi ci crediamo. E quindi non è importante il fatto che il candidato premier (ormai premier legittimo) abbia una decina di processi pendenti. Ci ha promesso che toglie l'ICI e il bollo alla macchina e questo basta.
Non so, non la vedo bene per l'avvenire.
Vedremo.