Pagine

mercoledì 23 aprile 2008

Internet e minori: parental control o presenza dei genitori? Piccoli consigli senza pretese

La notizia in sé non è che sia particolarmente degna di nota, anche se da un paio di giorni sta rimbalzando da un angolo all'altro della rete. Molto brevemente, Microsoft ha avviato un contenzioso legale nei confronti di un'azienda informatica olandese a capo della quale c'è una donna di 46 anni, mamma di tre figli.

Il motivo "ufficiale" della denuncia da parte dell'azienda di zio Bill sarebbe da ricercarsi nel fatto che il software che la piccola azienda produce si chiama MSNLock, che presuppone una violazione del diritto di copyright sull'utilizzo del nome. Poco importa al colosso di Redmond che MSN sia ormai inteso globalmente come sinonimo di ogni forma di instant messaging: il marchio è suo e basta.

Il motivo vero dell'azione legale, però, è probabilmente un altro, e andrebbe ricercato nelle funzioni di controllo per cui è stato creato il software prodotto dalla piccola software house. Si tratta infatti di un piccolo programma che consente di regolare il tempo che i figli possono passare su internet, filtrare i contenuti e controllare in pratica cosa hanno combinato durante il tempo trascorso in rete. Ovviamente, come sottolinea giustamente Punto Informatico, un programma simile è ben poco gradito da un'azienda che ne sta sviluppando uno suo.

Sono sincero: sono contrario all'utilizzo di tali programmi, almeno inizialmente. Il motivo è molto semplice: internet non va proibita, censurata o limitata; va semplicemente spiegata. E il modo migliore è essere lì quando i figli navigano. Sostituire la presenza dei genitori con un programma mi sembra il modo peggiore per approcciarsi all'utilizzo della rete. Lo so, qualcuno potrebbe giustamente obiettare che i genitori spesso possono non aver tempo, o avere altre cose e impegni. Beh, in questo caso meglio lasciar perdere: pretendere che internet faccia anche da babysitter mi pare troppo (basta la tv).

Le mie figlie hanno cominciato a utilizzare internet da circa un annetto, e cioè da quando hanno un loro pc. Non ho mai installato nessun programma del genere, semplicemente perché fin dall'inizio sono stato con loro e gli ho insegnato come utilizzarla. Certo, ascoltando i telegiornali ci si rende conto di come il binomio internet-bambini non è che sia sempre raffigurato come particolarmente azzeccato (e spesso anche a ragione), ma ai figli, oltre ai potenziali pericoli (e ce ne sono), va spiegato anche il bello di internet: la possibilità di fare ricerche per la scuola, consultare un dizionario, cercare immagini, filmati, e perché no, scambiarsi e-mail o chattare con gli amici.

L'importante è dare (e pretendere che siano seguite alla lettera) alcune semplici regoline, tipo dei limiti di orario, spiegare che non vanno mai, per nessun motivo, forniti dati personali (specialmente in chat), concordare insieme i siti ammissibili e cose di questo genere. Tutte accorgimenti che possono benissimo essere imposti dai genitori, senza che lo faccia un programma. E' un po' come quando si spiega che per attraversare la strada occorre fare attenzione alle macchine. Vi immaginate se, ipoteticamente, ci fosse un programma che le nasconde? La prima volta che il bambino avesse occasione di vederle rimarrebbe spiazzato.

Così è internet: va spiegata, non nascosta.

5 commenti:

  1. Concordo in pieno. Del resto questa è l'essenza vera dell'educazione: non proibire e nascondere, ma spiegare e far sentire la propria, autorevole presenza.

    Il programma di cui hai parlato tende a deresponsabilizzare i genitori rispetto al proprio, insostituibile compito educativo.

    RispondiElimina
  2. E' così. Già è discutibile che molti genitori abbandonino (scelta molto spesso dettata da necessità, ne convengo) i figli per interi pomeriggi davanti alla tv: vogliamo darli in pasto anche a internet?

    Ciao.

    RispondiElimina
  3. Io, invece, mi permetto parzialmente di dissentire (non mi mandare a quel paese, ti prego!)
    Certo parcheggiare i figli davanti al pc e' male, malissimo. Occorre stare vicino a loro e spiegare come funziona la rete. Non ci piove.
    Ma sai com'e' per la sicurezza tutte le precauzioni sono sempre benvenute. Se tuo figlio si sveglia a tua insaputa alle 3 di notte ed accende il pc?
    Certo i bimbi sanno che se cadono dal primo piano rischiano di farsi male, ma la ringhiera al ciglio del balcone ce l'abbiamo tutti no?

    Spero di aver spiegato in maniera chiara cosa volevo intendere.

    P.S. Ovviamente spero che la mamma abbia partita vinta contro Guglielmo Cancelli ed i suoi avvocati.

    RispondiElimina
  4. > (non mi mandare a quel paese, ti prego!)

    Gaetano, non ho mai mandato a quel paese nessuno, tantomeno chi non è d'accordo con ciò che scrivo (sempre che lo faccia nei limiti della buona creanza ed educazione). E poi sai che palle se tutti la pensassimo allo stesso modo? ;)

    > Ma sai com'e' per la sicurezza tutte le precauzioni sono sempre benvenute.

    E' vero. Infatti nel mio articolo non ho condannato tali programmi senza appello, ma ho scritto "sono contrario all'utilizzo di tali programmi, almeno inizialmente". Se infatti si vuole utilizzarli come ulteriore elemento di sicurezza, può anche andare bene. Ma prima deve venire una seria opera di instradamento da parte dei genitori.

    > Se tuo figlio si sveglia a tua insaputa alle 3 di notte ed accende il pc?

    Beh, nel caso delle mie figlie, finché non insegnerò loro quale è la password di accesso difficile che riescano ad accenderlo... :-)

    > Spero di aver spiegato in maniera chiara cosa volevo intendere.

    Chiarissimo. Grazie del tuo contributo.

    Ciao.

    RispondiElimina
  5. Caro Andrea.

    lo so che sei una persona democratica ed infatti scherzavo quando ti supplicavo di non mandarmi a quel paese.

    Oviamente sai che il 70 % e passa degli utenti che usano Windows (e forse sono buono) sono un po' tonti nell'uso del PC e non impostano nemmeno una password di accesso. E se non imposti il SO per bene anche in presenza di passwords basta andare in Safe Mode e puoi accedere come root con un semplice click. Se tieni conto che i ragazzini di oggi sono molto smaliziati nell'uso del pc e' facile per loro farla franca. Quindi gli occhi aperti non sono mai troppi! Ovviamente cio' non vale per chi usa altri sistemi operativi ;)

    RispondiElimina