Io sono sempre stato dell'idea che chi non sa di cosa sta parlando dovrebbe tacere. Poi ci sono quelli come Bruno Vespa (foto), che quando ammettono pubblicamente di non conoscere un determinato argomento hanno la possibilità di invitare nelle proprie trasmissioni televisive persone "esperte", pronte a chiarirgli le idee.
E fin qui non ci sarebbe niente di male. Anzi. Il problema, semmai, potrebbe essere impostato in questi termini: se voglio parlare di blog, chi invito? Se volessi mettere in piedi una cosa credibile, in teoria dovrei invitare qualche blogger, qualche divulgatore informatico, insomma qualcuno esperto di cose della rete. Se invece dò in pasto la questione blog a una sessuologa, uno psichiatra, un giudice e un criminologo, ecco che inevitabilmente vengono partorite cose come questa. Così, giusto per fare un esempio, sarebbe un po' come invitare uno dell'isola dei famosi a parlare della Teoria delle stringhe.
Ora, non sarò certo io a spiegare a Vespa cosa sono i blog (anche se, lo ammetto, mi sarebbe piaciuto essere lì), e quindi non starò per l'ennesima volta a ripetere che tramite i blog - e, generalizzando, la rete - ci si libera dall'informazione "imposta", dall'informazione subìta, e si diventa a tutti gli effetti compartecipi attivi nella diffusione delle notizie.
Non starò a ripetere a Vespa che in rete è possibile accedere liberamente a fatti e notizie che certe "trasmissioni", ossequiose di tutto tranne che della libera informazione indipendente, volutamente nascondono. In rete non esistono spettatori passivi, non esistono utenti imbambolati da anni di tg4, ma persone che dicono liberamente quello che pensano. Questo è fare informazione. Io nel mio blog scrivo un post e spiego alcune cose: faccio informazione. Un utente qualsiasi che legge non è d'accordo, e scrive liberamente nei commenti il perché. Questa è la partecipazione, altroché Porta a Porta con le interviste preconfezionate al potente di turno o con la melina stucchevole, che si trascina da anni, su Cogne e la Franzoni.
Certe volte penso che sia inutile scrivere post come questi, che sia fatica sprecata. Se anche in quello studio ci fosse stato uno che avesse raccontato a Vespa i concetti che ho espresso qui sopra, dubito che lui avrebbe capito. Non avrebbe potuto; il suo background culturale (io dico cose in tv e tu non puoi contraddirmi) glielo avrebbe impedito. La simbiosi tra Vespa e un certo modo di fare tv è inscindibile, non è pensabile che l'uno prescinda dall'altra. Sarebbe come immaginare Moggi senza telefonino.
E quindi c'è solo una soluzione: quella di ignorare. Ignorare Vespa e la sua televisione, fare finta che non esista (in realtà non è che sia poi così difficile) e disinteressarsi di tutto ciò che fa o che pensa. Pensare che Vespa non rappresenta niente (anche questo viene abbastanza naturale): la vita è troppo breve per prestare attenzione a ciò che si dice a Porta a Porta.
Pensate che sia difficile?
Patetici!
RispondiEliminaLa cosa sconcertante è poi la sicurezza con cui definiscono i diari on line o blog personali, considerati ricettacoli di chissà quali terribili vizi.
Mi viene da ridere, ad esempio, quando penso al mio diario on line, Oltre il cancello, un blog davvero viziosissimo e letto da disgraziati e delinquenti in cerca di contenuti lussuriosi e criminali. :)))
Costoro hanno bollato tutti i blogger con grande sicumera, oltretutto affermando che sono i giovanissimi a scrivere blog personali per avere visibilità. Eheh! A dire il vero, persone di tutte le età hanno blog personali, spesso serissimi e anche interessanti. Persino tanti pensionati. Ma evidentemente gli ospiti di Vespa vivono sulla luna.
Ho sempre pensato che gente simile trarrebbe grande beneficio dall'uso della vanga. Un po' di sano e faticoso lavoro potrebbe schiarire loro le idee.
La verità è che temono le voci libere, lo scambio d'idee alternative e il fatto che spesso, sul web, parliamo di problemi reali e concreti, quelli che loro appositamente ignorano o trattano in maniera tendenziosa.
ciao!
Dimenticavo: chissà quali oscuri e turpi messaggi lanciano le foto e il video delle tue gatte! :))
RispondiEliminaMa quand'è che arriva la polizia postale a censurare simili oscenità? Due gatte che si fanno le coccole: qui c'è il reato di corruzione dei minori!
Scusa l'ironia, ma sorge spontanea.
Off-topic: a quanto pare la RAI (tramite Sat) sta intimando a pagare il canone chi possiede anche solo un computer. Link:
RispondiEliminahttp://www.vignaclarablog.it/canone-rai-sul-computer-e-giusto-pagarlo/
Cio' era teorizzato in questo blog, ma non pensavo che lo mettessero davvero in pratica.
> Ma evidentemente gli ospiti di Vespa vivono sulla luna.
RispondiEliminaEsatto. Vorrei precisare che quello che hanno detto gli "esperti" ospiti della trasmissione non è errato in sé. E' solo incompleto e tendenzioso, volto esclusivamente a diffondere l'errata idea che internet sia il regno del male.
Come ho detto nel post, se Vespa voleva almeno per una volta fare una trasmissione serie e imparziale, avrebbe dovuto esaminare tutti gli aspetti della questione blog e internet, magari invitando persone competenti, e si sarebbe accorto che le cose non stanno come le hanno raccontate invece i presenti.
Ma forse è chiedere troppo.
Ciao.
@ anonimo: Sì, ho letto, anzi mi sto un po' documentando adesso. Probabilmente scriverò due righe per domani.
RispondiEliminaMuore soffocato da 5 fette di torta
RispondiEliminaDoveva essere una sfida goliardica tra "divoratori di dolci" e invece si è presto trasformata in una tragedia. Adam Deeley, un trentaquattrenne inglese, originario di Birmingham è morto nel locale Monkey Cafe di Swansea, città del Galles meridionale, soffocato da 5 fette di dolce ingoiate nello stesso momento.
A me le sfide goliardiche mi hanno fatto sempre paura, come i blog :-)
Eccolo lì: il solito pauroso... :-)
RispondiElimina