Dunque si va al voto. Noto, leggendo qua e là (anche con una certo divertimento), che la fase di preparazione delle liste da presentare agli elettori è caratterizzata da un certo trambusto: c'è da definire bene le alleanze, decidere chi prendere a bordo, chi escludere, ecc...
Obama-Uòlter (per dirla alla Brodo), al grido "Yes, we can!", pare abbia irrevocabilmente deciso di correre da solo, tra l'altro provocando qualche mal di pancia a certi ex compagni di partito, mentre, sull'altro fronte, il leader della coalizione di centro destra, inizialmente intenzionato a correre da solo con la sua creatura politica, è alle prese ora col non facile problema di farci stare tutti dentro: sia i "tradizionali", sia quelli che vorrebbero "migrare", forti magari di qualche mezza promessa fatta loro a suo tempo.
A questo proposito, merita sicuramente una segnalazione il sondaggio online del Corriere, volto a tastare un po' il terreno sull'umore degli elettori di centro destra all'ipotesi che "pendolino" Mastella faccia parte dell'Arca di Noè:
Beh, per il momento i lettori interpellati pare non vedano di buon occhio una tale ipotesi di matrimonio. I motivi (per la verità abbastanza intuibili) potrebbero essere più di uno: (a) non vedere di buon occhio chi ha fatto cadere un governo reo di non essere stato abbastanza solidale con i suoi problemi giudiziari, (b) timore che si presenti la possibilità che chi ha già fatto cascare un governo in particolari circostanze lo possa rifare, (c) timore che prendere con sé chi ha una procura alle calcagna che gli contesta 7 reati poco simpatici possa nuocere all'immagine della coalizione del centro destra (che, comunque, va ricordato, annovera già tra le sue fila la maggior parte dei famosi condannati in via definitiva di cui ogni tanto parla Grillo), (d) essere coscienti che prendere a bordo uno che fino a qualche giorno fa auspicava il ritorno al voto per evitare spiacevoli conseguenze (per lui) proprio non va bene.
Insomma, riassumendo, Prodi ha detto che non si ricandiderà, Veltroni è partito in quarta da solo (e non per l'Africa) lasciando perdere i partitini-zavorra e il cavaliere è alle prese con quelli che sgomitano per entrare. E' comunque difficile scrivere post come questi, in quanto la situazione è in continua evoluzione. Che poi, diciamo la verità, è una evoluzione nel senso meno ampio del termine. Comunque vengano definite le liste, infatti, e qualunque sia l'esito della consultazione elettorale, le facce che dovremo vedere saranno più o meno sempre quelle. E quindi ci sono ampie possibilità che saremo costretti nuovamente ad assistere a scene molto poco edificanti (la foto di quello con la mortadella in bocca è ancora in circolazione sui siti della BBC e della CNN): risse in Parlamento, gestacci, urla, esattamente come una bettola di quarta categoria qui della bassa Romagna.
Eppure, alla veneranda età di 37 anni, sono ancora capace di stupirmi. Stupirmi chiacchierando con persone che ancora prendono sul serio la politica, che ancora vanno a votare convinti che andandoci possa cambiare qualcosa. Ed è uno stupore che certe volte si trasforma quasi in invidia. Perché io, proprio, questo entusiasmo non ce l'ho.
Mi piacerebbe fare una cosa, anzi probabilmente la farò: ho intenzione di scaricarmi i pdf dei programmi elettorali delle due coalizioni dai rispettivi siti internet, non appena li pubblicheranno, e di conservarli gelosamente in una cartella del pc. Poi, ogni tanto, andare a dare un'occhiatina durante il corso della legislatura. Sì, penso che lo farò proprio.
Non gli darò tregua.
"Ecco, allora, una vera proposta super partes, cioè valida a prescindere dagli schieramenti: pretendete, voi che voterete (perché voterete), almeno le seguenti condizioni dal vostro partito di riferimento: 1) un tasso di elementi nuovi del 70% almeno; 2) in esso, un tasso reale e indiscutibile di presentabilità e di dignità del 100%. Il che significa che: ex stragisti, ex terroristi, fregoli dei cessi e delle Camere, tangheri del Grande Fratello, maxievasori, venditori d'alghe, mignottari, truci eroi di calciopoli, tanto per cominciare, non sono ammessi. Altrimenti, per il 13 aprile meglio una scelta davvero super partes: andassero a morire ammazzati, e mica tanto per dire."
Massimo Del Papa (articolo intero qui)
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