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sabato 24 novembre 2007

Togliete il DRM, è ERA che ve lo chiede

Molti siti stanno riportando in queste ore un accorato appello lanciato da ERA - l'associazione inglese che rappresenta i venditori di prodotti di intrattenimento digitali - ai responsabili delle major musicali e cinematografiche: togliete il DRM da cd e dvd o qui chiudiamo baracca e burattini, è in sostanza il senso dell'appello.

Due righe veloci di spiegazione. Il DRM è quell'aberrante meccanismo che col pretesto di salvaguardare i diritti di copyright sulle opere digitali (cd e dvd), di fatto ne impedisce il libero utilizzo al legittimo acquirente (maggiori dettagli in questo mio articolo dell'anno scorso). In sostanza il DRM è una sorta di "lucchetto digitale" che impedisce ad esempio di duplicare un dvd per farsene una copia di scorta, consente la lettura di un file musicale acquistato legittimamente in rete solo su determinati player, ne consente la masterizzazione un numero limitato di volte, ecc... In sostanza impedisce che io, acquirente, possa fare ciò che mi pare di quanto legittimamente acquistato.

Le industrie discografiche hanno messo in campo questa tecnica sulla base di un semplice quanto sbagliato ragionamento: la gente non compra più cd e dvd perché li condivide illegalmente? Bene, noi mettiamo i lucchetti digitali per impedire che ciò avvenga. Questo ha comportato (a) un ulteriore crollo di vendite e (b) la posa della pietra tombale su qualsiasi speranza di combattere ed eliminare la pirateria audio e video. E non potrebbe essere diversamente: scusate, ma chi acquisterebbe, pagandolo, un prodotto di cui non può disporre liberamente? Perfino il prestigioso The Economist, qualche mese fa, ha pubblicato un articolo sul tema mettendo in risalto tutta la miopia e la componente autolesionistica da parte dell'industria dell'entertainment nell'adozione di questo provvedimento, il quale, oltre a non contribuire minimamente a contrastare la pirateria, penalizza gli utenti onesti che acquistano in maniera legale questi prodotti.

Anni fa si diceva che il DRM era una di quelle tecnologie che facevano bene al venditore e male al consumatore. Oggi si può tranquillamente affermare che sia invece deleteria per entrambi: primo perché questi sistemi anticopia sono aggirabili con una certa facilità, e secondo perché è ormai statisticamente dimostrato che la musica libera da lacci digitali vende di più.

Aspettiamo solo che lo capisca chi di dovere.

2 commenti:

  1. certo che l'immagine che hai messo rappresenta bene il drm. ;)

    Ciao franco

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  2. Si, se vogliamo come immagine non è che sia molto fine, ma rende bene l'idea.

    Ciao.

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