Sta circolando piuttosto insistentemente in rete l'intercettazione (o presunta tale) di una telefonata intercorsa tra un pedofilo italiano e un agente dell'FBI, che sarebbe riuscito a infiltrarsi e spacciarsi per procacciatore di bambini. L'argomento, come potete capire, è molto delicato perché tocca uno dei crimini più disgustosi e aberranti che persona umana (umana?) possa compiere.
Ho deciso di occuparmene perché ci sono tantissimi siti e blog che in questi giorni stanno divulgando questa intercettazione in modo piuttosto "leggero", senza cioè porsi domande sulla sua veridicità e attendibilità. Capiamoci bene: non sto affermando che la suddetta intercettazione sia falsa, dico solo che ci sono alcune cose che a mio parere non quadrano in tutta la vicenda. Come si sa, infatti, divulgare notizie in rete è molto facile, la loro verifica richiede invece un pò più di tempo.
Fatta questa breve ma doverosa premessa, vengo al punto, cercando di mettere in evidenza gli aspetti secondo me poco chiari di tutta la storia. Visto che il nocciolo di tutta la questione è appunto questa famosa intercettazione, cominciamo da qui. Non la riporto però qui sotto come faccio abitualmente per le cose che analizzo, perché si tratta di un testo volgare e molto forte che potrebbe turbare le persone più sensibili. Chi comunque vuole leggerlo lo può fare senza alcuna difficoltà immettendo in Google o in qualsiasi altro motore di ricerca le parole chiave moncini fbi.
In linea di massima, come dicevo, si tratta sostanzialmente di una serie di copia e incolla e di rimandi tra i vari siti che hanno pubblicato - e continuano a pubblicare - l'intercettazione. Da quello che ho potuto vedere, la maggior parte di questi indica come fonte principale 2 siti: questo e questo.
Ecco quindi, a questo punto, gli aspetti a mio avviso poco chiari che riguardano questa storia:
- Perché i media non ne parlano? Su nessuna testata di livello nazionale, sia italiana che estera, viene riportata questa intercettazione. Ho spulciato vari siti, tra cui Corriere, Repubblica, Ansa, AdnKronos, BBC: nessuno ne fa menzione. Il ché è piuttosto strano, visto che in genere i giornalisti si buttano a pesce (spesso anche a sproposito) ogni volta che spunta qualche storia in qualche modo collegata al tema in questione. Cercando informazioni in rete per parole chiave si arriva solamente, come dicevo, ai due siti che ho linkato sopra e a tutta la marea di piccoli portali che hanno ripreso la notizia.
- Non ne parla neppure don Di Noto. Don Fortunato di Noto è un prete molto attivo in rete, che cerca di combattere con la sua associazione l'odioso fenomeno della pedofilia online, tra le altre cose denunciando alle procure i siti pedofili che riesce a scovare. Neppure sul suo portale viene menzionata l'intercettazione. La cosa è piuttosto strana, visto che il suo staff è sempre in prima linea nel divulgare notizie e informazioni sull'odioso fenomeno, come si può facilmente verificare navigando nel suo sito.
- Perché anche l'FBI sembra non saperne niente? Il terzo e ultimo elemento "strano" di tutta la vicenda riguarda prioprio l'FBI. Visto che siamo in presenza di una intercettazione di una telefonata intercorsa tra un agente della suddetta organizzazione e un criminale, com'è possibile che l'FBI stessa sul suo sito non ne faccia parola? La cosa è strana perché l'FBI pubblica regolarmente sul suo portale i risultati e i resoconti di molte delle operazioni anticrimine da essa effettuate (ovviamente quelle non coperte da segreto investigativo). Di questa storia neppure l'ombra. Cercando per parole chiave non ho trovato né l'intercettazione stessa né tantomeno qualsiasi riferimento a tutta la vicenda. A margine dell'intercettazione diffusa in rete dai blog, inoltre, viene riportato anche qualche particolare di cronaca, tipo quello che il presunto pedofilo italiano sarebbe stato arrestato proprio dall'FBI il 18 marzo 1988 all'aereoporto JFK di New York. Non esiste niente sul sito dell'FBI riconducibile al fatto. Immettendo la data sul motore di ricerca interno del portale si viene solo ricondotti a questo pdf nel quale non c'è traccia del fatto in questione.
Questo episodio è solo uno dei tanti che dimostrano come sia facile far circolare in rete notizie poco attendibili o di dubbia provenienza. La struttura stessa della grande rete, infatti, che consente sostanzialmente a chiunque di mettere in circolazione quello che gli pare, è indubbiamente uno dei suoi più grandi pregi, ma allo stesso tempo anche un grosso limite. L'accortezza dell'utente dovrebbe essere quella di prendere tutto ciò che trova con senso critico e non come oro colato solo perché qualcun'altro l'ha già pubblicato.
Naturalmente (l'ho già specificato ma lo ripeto) ci tengo a precisare che le conclusioni a cui sono giunto sono frutto esclusivamente delle mie ricerche in rete, e, ovviamente, sarò ben lieto di segnalare eventuali variazioni o novità che mi venissero segnalate.
Aggiornamento 02/09/2007.
Ho contattato la redazione di CriminalMagazine.info (qui), il sito che viene maggiormente linkato come fonte della presunta intercettazione, per tentare di avere informazioni più dettagliate in merito alla medesima.
Aggiornamento 03/09/2007.
Ho provato a contattare oggi anche crimelist.it nella persona del suo direttore (qui).
Aggiornamento 05/09/2007.
Fulvio D'Amico, ufficiale dei Carabinieri e direttore del sito crimelist.it, uno dei portali maggiormente indicati come fonte - assieme a questo - dai vari siti in rete che hanno ripubblicato l'intercettazione, ha risposto oggi alla e-mail che gli ho inviato il 03/09 chiedendo chiarimenti.
L'articolo con l'intercettazione era originariamente pubblicato qui ed è stato rimosso, come confermatomi dallo stesso D'Amico, dopo che verifiche più approfondite hanno permesso di appurare la non attendibilità dell'intercettazione.
Riporto qui di seguito il testo inviatomi via e-mail:
Gentile Andrea Sacchini,Ringrazio qui pubblicamente il direttore di crimelist.it per aver risposto prontamente alla mia richiesta di chiarimenti e per la disponibilità (il tempo che gli ho fatto perdere nel via vai di e-mail) e serietà dimostrata nella gestione della vicenda.
In seguito a verifiche ulteriori, l'articolo in questione è risultato essere molto probabilmente una classica "bufala". O quantomeno, non vi erano sufficienti prove per indicare l'intercettazione come vera e autentica. L'articolo è stato così rimosso da CrimeList.
Fulvio D'Amico.
Semplice: sui giornali non c’è notizia, e neppure sul sito dell’FBI, perché il fatto avvenne molti anni fa ma è assai noto, soprattutto fra chi non è più giovanissimo e tra i friulani. Il sito "Troviamo i bambini" l'ha riportato per sottolineare che in Italia ci sono persone che, pur condannate per pedofilia, girano libere e indisturbate.
RispondiEliminaQui c’è un link affidabile per verificare la notizia: www.nuovaalabarda.org/dossier/1972.pdf. Il documento è molto lungo e riguarda gli anni bui del terrorismo, NON la pedofilia, ma è appunto un documento serio e vi compare il nome del pedofilo Alessandro Moncini. Ti lascio lo stralcio rivelatore:
“Abbiamo detto prima che nel 1979 Fioroni diventò un “pentito” dell’Autonomia operaia ed il giudice Calogero si
basò sulle sue affermazioni per avviare l’inchiesta del 7 aprile. Tra gli indagati vi furono anche tre triestini, Giovanni
Zamboni, Marina Cattaruzza e Giano Sereno, che in passato avevano fatto riferimento proprio a Potere operaio. A
Trieste le indagini collegate all’inchiesta sul “7 aprile” e sulle BR furono condotte dal sostituto procuratore Roberto
Staffa (successivamente trasferito da Trieste dopo avere firmato, come altri “notabili” locali, un affidavit per il
concittadino Alessandro Moncini che era stato arrestato per pedofilia negli USA)...”
Non solo. Ecco addirittura un documento pubblico della Regione Friuli in cui si parla di Moncini:
www.regione.fvg.it/TutoreMinori/asp/reposit/Documenti/Relazione_1998_5_30_06_4_31_25_PM.doc
Ed ecco lo stralcio: “...fatti del Belgio, di Ciciano di Foligno, ma non dimentichiamo nella nostra Regione il caso Moncini, hanno più il sapore della perversione sadomasochista che si accanisce sui bambini anziché contro altri oggetti. Come tali, esse hanno la pericolosità di una patologia sessuale che deve essere controllata e repressa per la sua intrinseca pericolosità criminale”.
Direi che possiamo fidarci del documento della Regione.
In questo caso la “leggerezza” con cui è stato riportato il fatto non è proprio tale, perché il sito www.troviamoibambini.it, dal quale parecchi hanno ripreso la notizia, non ha alcun interesse a diffondere notizie false: il sito è affidato a volontari e a persone che soffrono e hanno sofferto per la scomparsa di minori e anche per questi casi terribili, perciò è difficile pensare che abbiano potuto spacciare una bufala per fare notizia. Ecco perché molti blogger si sono “fidati”: chi poenserebbe mai che un sito del genere possa raccontare bufale? Certo, poi magari non hanno il tempo per scrivere tutte le fonti da cui riprendono le notizie...
Diverso il caso dei titoli e degli articoli tendenziosi dei giornali, che hanno interesse a distorcere le notizie, e a proposito dei quali diffidare è quasi un obbligo.
E qui c'è davvero un ottimo link: blog.libero.it/bettyshort/commenti.php?msgid=2788316&id=29177
RispondiEliminaL'articolo è dello scorso 2 giugno, e riporta addirittura la telefonata integrale.
Lascio qui solo il documento della Camera dei deputati nei quali si parla di Moncini, documento riportato dal blog appena citato:
"E' pubblicato in rete il file della Legislatura
delle Camere per avere violato il child pro-tection act,
DI MERCOLEDÌ 28 SETTEMBRE 1988
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MICHELE ZOLLA
sono ben 100 pagine che riguardano varie persone
e vari reati,ecco cosa si dice di lui:
Sandro Moncini, imprenditore triestino, è stato accusato
e condannato negli Stati Uniti per avere violato il child
pro-tection act;oltre una trentina di esponenti del mondo
politico, imprenditoriale e istituzionale locale hanno prodotto,
per quanto è dato a sapere con risultato determinante,
testimonianza difensiva scritta;
ciò ha sollevato l'indignazione di parte rilevante dell'opinione
pubblica triestina regionale e nazionale;oltre a ovvi rilievi
di natura etico-morale si sono posti inquietanti interrogativi,
ripresi da tutta la stampa nazionale e che hanno
trovato vasta eco nello stesso Consiglio regionale del
Friuli-Venezia Giulia, sull'esistenza di lobbies più o
meno occulte che attraverserebbero e userebbero
le stesse istituzioni pubbliche;ciò ha grandemente turbato
a coscienza civica di ogni cittadino democratico(...)
collegatevi qui e leggete anche voi
(Vi scrivo il link completo che dovete
copiare e incollare nel vostro browser
http://legislature.camera.it/_dati/leg10/lavori/stenografici/sed0179/sed0179.pdf )"
Mi scuso per l'errore: nel primo commento ho scritto "poenserebbe" al posto di "penserebbe".
RispondiElimina> In questo caso la “leggerezza” con cui è stato riportato il fatto non è proprio tale, perché il sito www.troviamoibambini.it, dal quale parecchi hanno ripreso la notizia, non ha alcun interesse a diffondere notizie false
RispondiEliminaDunque, ci sono alcuni punti che forse vanno chiariti meglio.
Innanzitutto nel mio post non ho mai in nessun punto messo in discussione la storia di Moncini. Ammetto di non averlo specificato chiaramente, ma non l'ho fatto proprio perché lo davo per scontato, vista la facilità con cui è possibile trovare riscontri in rete sul soggetto (come hai potuto facilmente verificare anche tu).
I miei dubbi riguardavano (e in parte riguardano ancora) solo e unicamente l'intercettazione, come si evince anche dal titolo del post. Post nel quale tra l'altro non ho mai citato esplicitamente il sito troviamoibambini.it, ma, più genericamente, "...tantissimi siti e blog che in questi giorni stanno divulgando questa intercettazione in modo piuttosto "leggero"... Intercettazione che, come ho scritto poi successivamente, non ho mai detto che sia falsa, ma solo che non sono riuscito a trovare adeguati riscontri in rete della medesima, tutto qua.
> Ecco perché molti blogger si sono “fidati”: chi penserebbe mai che un sito del genere possa raccontare bufale?
Io no sicuramente, anche perché la diffusione di bufale spesso presuppone la malafede, cosa della quale non si può certo accusare tale sito, come hai giustamente evidenziato anche tu.
> Certo, poi magari non hanno il tempo per scrivere tutte le fonti da cui riprendono le notizie...
Beh, su questo punto, permettimi, non sono d'accordo. La citazione delle fonti è uno dei presupposti fondamentali sui quali si basa lo scambio delle informazioni in rete, altrimenti chiunque potrebbe scrivere qualsiasi fregnaccia. Sarebbe il caos e la pietra tombale sull'attendibilità delle notizie che circolano in internet (attendibilità, spesso, già messa a dura prova).
In genere io parto sempre dal presupposto che una notizia è una bufala fino a prova contraria. Anch'io, come si può leggere nel mio post, ho linkato la suddetta intercettazione, ma esternando subito i miei dubbi sulla sua "autorevolezza". In pratica io ho solamente detto: "ok, questa è l'intercettazione, ma la fonte mi pare dubbia".
Oltretutto il link alla telefonata integrale che citi dal blog di bettyshort è spezzato e non sono riuscito a ricomporlo. E comunque, spulciando tra i commenti, questa versione integrale non l'ho trovata. Se eventualmente mi potessi riscrivere il link a mano ti sarei grato.
Quindi, per tirare un pò le somme, sulla storia del Moncini niente da dire. Per quanto riguarda l'intercettazione in sé, se le fonti sono i due siti che ho linkato io nel mio post e questa bettyshort, per me (opinione puramente personale) non sono sufficienti a darle la patente di autencità.
Ciao.
Nel tuo post hai insistito molto sul fatto di aver cercato riscontri dell'intercettazione sui giornali, citandone anche parecchi, ma di non averne trovati. Hai nominato anche il sito di Don Di Noto, che giustamente è molto autorevole e credibile, e ti sei meravigliato di non aver trovato traccia dell'intercettazione. Poi hai scritto che i giornali si getterebbero a pesce su un fatto simile, se lo stesso fosse vero.
RispondiEliminaHai dato così l'impressione, per molte righe, di aver cercato riscontri nella cronaca attuale o recente; ecco allora perché ti ho risposto che "sui giornali non c'è notizia, e neppure sul sito dell'FBI, perché il fatto avvenne molti anni fa...".
Non puoi trovare le intercettazioni su "Repubblica" o sugli altri giornali da te citati, visto che il fatto risale a ben più di vent'anni fa, e non ci sono gli archivi on line (magari!).
Poi ho citato i link autorevoli che parlano di quel disgraziato, proprio perché, ahinoi, sui giornali on line non possiamo trovare nulla di nulla.
Ho nominato il sito "Troviamo i bambini" solo per specificare il MOTIVO per cui molti hanno riportato l'intercettazione. Essendo stata reperita su un sito che, IN TEORIA, non ha interesse a spacciare falsità e che si pensa debba verificare le notizie, molti si sono fidati a occhi chiusi, anche senza troppi riscontri. Diciamo che è stata una forma di sentimentalismo: di fronte ad un sito così, la freddezza può venir meno.
Era questo che intendevo, ma probabilmente non mi sono spiegata in maniera chiara.
Spero di esserlo stata ora, e che la sclerosi non mi distrugga mentre sono ancora giovane. :)
> Spero di esserlo stata ora, e che la sclerosi non mi distrugga mentre sono ancora giovane. :)
RispondiEliminaCosa devo dire io, allora, che viaggio allegramente verso i 40? :)
No, scherzo, comunque mi pare che l'equivoco sia chiarito. Puntualizzo solo un'ultima cosa. Tu dici:
> Hai dato così l'impressione, per molte righe, di aver cercato riscontri nella cronaca attuale o recente; ecco allora perché ti ho risposto che "sui giornali non c'è notizia, e neppure sul sito dell'FBI, perché il fatto avvenne molti anni fa...".
Probabilmente sbaglio, ma da quello che ho capito, solo le vicende che hanno visto coinvolto quell'ignobile essere sono note alle cronache da tanti anni. La pubblicazione dell'intercettazione dovrebbe essere invece addirittura cosa di questi giorni.
Tanto è vero che i due siti che ho linkato io l'hanno pubblicata il 21 maggio e bettyshort agli inizi di giugno. L'intercettazione quindi, a differenza come dicevo della vicenda del criminale pedofilo, è cosa recente; ed è questo il motivo che mi ha spinto a cercarne tracce sui media.
Ciao. :)
Caro Andrea,non credo che si possono diffondere notizie o bufale come le chiami tu su un argomento così toccante e delicato,conosco personalmente il direttore di criminalmagazine,posso assicurarti che non ha bisogno di pubblicizzarsi diffondendo notizie poco chiare,anzi,conoscendolo personalmente posso informarti che i suoi riscontri riesce sempre ad averli.Su questo caso posso semplicemente dirti che Moncini fu condannato ad un anno di reclusione. Sono cattolico, ma per episodi del genere sono favorevolissimo alla pena di morte.I bambini non si toccano!
RispondiElimina> non credo che si possono diffondere notizie o bufale come le chiami tu su un argomento così toccante e delicato
RispondiEliminaNon credo neanche io. E' infatti solo per questo che mi piacerebbe avere notizie più precise e attendibili su questa benedetta intercettazione.
> conosco personalmente il direttore di criminalmagazine,posso assicurarti che non ha bisogno di pubblicizzarsi diffondendo notizie poco chiare,anzi,conoscendolo personalmente posso informarti che i suoi riscontri riesce sempre ad averli.
Caro Luciano, nessuno (tantomeno io) ha mai messo in dubbio la professionalità e la serietà del direttore di CriminalMagazine. Io ho solamente avanzato l'ipotesi che la suddetta intercettazione potesse essere una bufala per il semplice motivo che, a parte appunto il sito di CriminalMagazine, non ho trovato nessun riscontro in rete.
Scusate, forse non è sufficientemente chiaro: io non sto chiedendo la luna, mi piacerebbe solo sapere da dove viene questa benedetta intercettazione che siti e blog stanno diffondendo in rete. Tutto qua. E tutto questo per dimostrare appunto, come dici giustamente anche tu, che quando si parla di un argomento così "toccante e delicato" le cose si fanno con serietà.
Per quanto riguarda la questione pedofilia non penso che c'entri il fatto di essere cattolico o meno. Io sono laico e contro la pena di morte, ma ti garantisco che non so se riuscirei a restare di questa convinzione se scoprissi che qualcosa del genere fosse capitato a una delle mie figlie.
Ciao Luciano.
Ti conveniva contattare direttamente Crimelist.it
RispondiEliminaGià fatto.
RispondiEliminaL'articolo non è di crimelist, è del direttore di criminalmagazine,che prima collaborava con crimelist,ora ha un suo sito.Baci Lory
RispondiEliminaMi raccomando andrea sono curioso di sapere se ci sono novità
RispondiEliminaciao Franco
Il problema è che si cerca sempre di screditare l'operato altrui creando dubbi e perplessità è bene dire che chi non sa o crede di sapere è meglio che taccia.
RispondiEliminaA me sembra solo che alla fine dei conti siano venute fuori le cose come stanno, e questo solo perchè qualcuno ha espresso i propri dubbi.
RispondiEliminaSono daccordo che quando si è dietro alla tastiera si fa presto ad attaccare qualcuno ma in questo caso mi sembra che ci sia stato solamente la volontà di arrivare alla verità su di una questione che tanto chiara non lo era fin dall'inizio.
Ciao
allora spiegatemi perchè al sito www.regione.fvg.it/TutoreMinori/asp/reposit/Documenti si parla di moncini. Anche il sito della regione dice bufale? allora è tutto inattendibile su internet,anche i nostri commenti.
RispondiEliminaPer Pierluigi:
RispondiEliminauna cosa è dire che Moncini è un pedofilo criminale porco. Tutt'altra cosa invece è affermare che l'intercettazione sia autentica.
Stai confondendo le due cose.
> allora è tutto inattendibile su internet,anche i nostri commenti.
RispondiEliminaNon è esattamente così, Pierluigi. Internet, nel bene e nel male, non è nient'altro che lo specchio di quello che succede nella realtà, e così come nella realtà è buona norma non prendere per oro colato tutto ciò che ci viene detto, allo stesso modo in rete.
Sta a noi, utenti, giudicare con occhio critico quello che troviamo.
Il link che hai citato nel tuo commento era già stato tirato in ballo da altri, ma nel suddetto documento, come è già stato appurato, non c'è traccia della famosa intercettazione di cui stiamo parlando.
Come ho ormai ripetuto fino allo sfinimento, infatti, i miei dubbi (rivelatisi poi fondati, almeno finora) riguardavano esclusivamente l'attendibilità dell'intercettazione e non della vicenda del Moncini, che è nota. Ok?
Ciao.
Dopo aver letto tutto,vorrei esporre solo la mia opinione. Una bufala credo che non lo è, e ci sono riscontri, per quanto riguarda l'intercettazione potrebbe essere una "chicca" che qualcuno ha avuto per vie traverse,non dimenticatevi che state parlando di un sito di un agenzia investigativa,dove le notizie viaggiano per canali non ufficiali,ad esempio nessuno in questi giorni, dopo gli episodi di spionaggio ferrari dice che un agenzia investigativa di roma ha raccolto le informazioni per poi trasmetterle alla postale per fare gli eventuali accertamenti.Lo sappiamo tutti la maggior parte delle agenzie investigative sono legate a strutture istituzionali,specie quando i titolari sono degli ex appartenenti.Vorrei terminare con un ultima cosa, Fulvio D'Amico (ex ufficiale dei carabinieri ) ha fatto bene a rimuovere l'articolo, visto che tempo fa ha chiuso per un periodo il suo sito per un articolo,da lui scritto creando un allarmismo che si poteva evitare. Quindi carissimi amici a voi le conclusioni, scusatemi per il mio lungo commento.
RispondiEliminaMassimo Conte
> per quanto riguarda l'intercettazione potrebbe essere una "chicca" che qualcuno ha avuto per vie traverse
RispondiEliminaMettiamo che sia una "chicca", come dici tu, Massimo. Più in là di lì comunque non si va. Non è ancora infatti uscito fuori nessuno che abbia detto: "ok, l'intercettazione l'ho avuta io per vie traverse", magari spiegando come l'ha avuta e da dove o da chi. Stando così le cose potrebbe averla inventata di sana pianta un pinco pallino qualsiasi e messa in rete.
> Quindi carissimi amici a voi le conclusioni, scusatemi per il mio lungo commento.
Per il commento non c'è nessun tipo di problema: ne ho "spulciati" di ben più lunghi.
Per quanto riguarda le conclusioni invece, mi pare che la situazione sia più o meno la stessa.
Ciao.
Ciao ho trovato altre informazioni
RispondiEliminaa questo blog
http://blog.libero.it/bettyshort/commenti.php?msgid=2788316&id=29177#comments
Roberto ciao
Quel link è già stato segnalato nel 2° commento.
RispondiEliminaCiao.
Egregio, così va l'Italia e il mondo. A me piacerebbe se venisse pubblicato il testo completo dell'affidavit, potremmo così crocifiggere i pedofili amici di merende dei confratelli collusi; in primis: l'FBI, i giornali, il clero ecc., ricordo alcuni notabili triestini firmatari l'affidavit: il vescovo, due giornalisti RAI, un magistrato ecc. . Oggi mi chiedo come e dove esercita la sua attività criminale, visto che tale vizio non si estirpa se non... saluti E... -PS: se avrai notizie in merito tienimi informato grazie
RispondiEliminaEgregio, così va l'Italia e il mondo. A me piacerebbe se venisse pubblicato il testo completo dell'affidavit, potremmo così crocifiggere i pedofili amici di merende dei confratelli collusi; in primis: l'FBI, i giornali, il clero ecc., ricordo alcuni notabili triestini firmatari l'affidavit: il vescovo, due giornalisti RAI, un magistrato ecc. . Oggi mi chiedo come e dove esercita la sua attività criminale, visto che tale vizio non si estirpa se non... saluti E... -PS: se avrai notizie in merito tienimi informato grazie
RispondiEliminaE' tutto vero purtroppo, e se è sparito lui, cambiando nome e città, e perchè, le stesse autorità che sottoscrissero l'affidavit, lo hanno "aiutato" a dileguarsi. I siti citati da voi, sono stati "consigliati" a distogliere l'attenzione e a modificare atteggiamenti? Gli interessati e i residenti a Verona, potrebbero investigare, perché a questo proposito, ho letto che il pedofilo ha un'attività legata proprio ai bambini, e sapendo che il lupo....Il link della camera è esatto, ma riguarda la seduta del 4-10-88 alla pag.19896, e il sed sostituirlo con lo 0183, interessante, ma mancante di quell'elenco che farebbe capire parecchie cose. Se non ricordo male , dovrebbe averlo pubblicato il Gazzettino Veneto, o del Friuli, ma, come L'FBI, in mano a confratelli, hanno fatto sparire quell'elenco. Le organizzazioni veramente interessate, potrebbero richiedere all'archivio newyorchese l'elenco dell'affidavit di cui si sono perse le tracce. Ciao E....
RispondiEliminaMi rendo conto che intervengo dopo molto tempo, ma vale la pena ricordare che il Moncini - ora "redento" tramite non so quale procedimento spirituale - gira tranquillamente per le strade di Trieste, sua città natale, si diletta di attività assistenziali con un sacerdote ben noto, viene salutato con simpatia e pubblicamente da uno scrittore locale, "redento" pure lui, insomma vive come un qualsiasi cittadino perbene di 67 anni o giù di lì... giudicate voi
RispondiEliminaAtti Parlamentari - 19896 – Camera dei Deputati
RispondiEliminaX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 OTTOBRE 1988
FACHIN SCHIAVI, DONALLON, COLOMBINI, TADDEI, BERTONE, BEEBE TARANTELLI, LEVI BALDINI, FINOCCHIARO FIDELBO, BERNASCONI, BARGONE, MONTANARI FORNARI, MAINARDI FAVA, PELLEGATTI, MONTECCHI, MIGLIASSO, MINOZZI, RIDI, GRILLI, BEVILACQUA, DI PRISCO, FRACCHIA, GASPAROTTO, BIANCHI BERETTA, FACCIO E GHEZZI.
— Al Ministro delle poste e telecomunicazioni. — Per sapere se è a conoscenza che tra gli « affidavit » inviati da trentasei notabili triestini al magistrato statunitense con i quali si attesta la rispettabilità sociale dell'imprenditore Alessandro Moncini, reo confesso di aver spedito negli Stati Uniti materiale pornografico avente per soggetti bambini, figurano le dichiarazioni del giornalista Renzo Corazza e del giornalista capo servizio Augusto Re David della sede RAI di Trieste. Poiché dal testo delle lettere dei due giornalisti – copia di sei delle lettere inviate, tra le quali quelle dei succitati giornalisti, è stata pubblicata su Il Gazzettino del 29 settembre 1988, a pag. V dell'inserto del Friuli – emerge chiaramente che la loro testimonianza circa la condotta irreprensibile dell'uomo e dell'imprenditore viene resa al giudice ai fini di una riduzione della pena e poiché, grazie all'intervento dei garanti, il Moncini è stato condannato ad un anno ed un giorno di reclusione, gli interroganti chiedono al ministro di conoscere se gli consti che i suddetti giornalisti abbiano fatto valere la loro qualifica di giornalisti della televisione di Stato per influire sulle vicende giudiziarie e per mitigare la severità prevista per un atto così nefando. (4-08735)
MONCINI, INCHIESTA A TRIESTE
RispondiEliminaRepubblica ? 10 marzo 1989 pagina 19 sezione: CRONACA
TRIESTE E' stata avviata la procedura di trasferimento del sostituto
procuratore della Repubblica di Trieste Roberto Staffa, firmatario d'
una delle lettere inviate al Tribunale di Los Angeles a sostegno di
Alessandro Moncini, l' imprenditore arrestato negli Usa per aver inviato
materiale pornografico. E intanto presso la Procura della repubblica di
Trieste è aperto un procedimento penale a carico di Moncini (porta il
numero 697/88). La conferma delle voci che giravano in città è venuta
ieri dal sottosegretario alla giustizia, Mario D' Acquisto, che ha
risposto in commissione a un' interrogazione di alcuni parlamentari
comunisti. Oltre agli atti del processo americano, al termine del quale
Moncini fu condannato a un anno e un giorno di reclusione, la procura di
Trieste avrebbe acquisito anche i verbali delle telefonate intercorse
tra l' imprenditore e un agente federale degli Usa che lui credeva un
pedofilo. Sono oltre 160 pagine e c' è anche la telefonata nella quale
Moncini faceva progetti sadici su una bambina messicana di dieci anni.
L' imprenditore, che ha già scontato la pena e ha ripreso a Trieste il
suo lavoro nel negozio di pneumatici, fu arrestato a New York nel marzo
dello scorso anno. Dopo la condanna pronunciata dal giudice del
tribunale di Los Angeles, Ron Lew, e prima che fosse decisa la pena, da
Trieste giunsero al magistrato americano una trentina di lettere di
esponenti di spicco della vita locale che attestavano la probità di
Moncini, che a quel tempo era presidente dell' Aci nonché presidente
della Federazione mondiale dei pneumatici. Tra gli autori, uomini
politici, giornalisti, dirigenti, lo stesso vescovo di Trieste (la cui
lettera però non fu usata perché ritenuta ininfluente) e anche il
sostituto procuratore della Repubblica Roberto Staffa. Questi ha sempre
sostenuto d' aver sottoscritto la lettera del consiglio direttivo del
tennis club a titolo personale, come socio. Magistratura Democratica,
comunque, sollecitò provvedimenti. Il sottosegretario D' Acquisto ieri
ha precisato che la procedura di trasferimento è stata avviata il 21
febbraio scorso. Il parlamentare comunista triestino Willer Bordon, uno
dei firmatari dell' interrogazione, s' è detto solo parzialmente
soddisfatto della risposta del sottosegretario in quanto essa non
risolve in maniera tranquillizzante gli inquietanti interrogativi che a
suo tempo si posero e oggi si propongono sulla presenza a Trieste di
lobbies più o meno occulte che userebbero a fini non legittimi poteri
pubblici e privati, fonti di informazione e le stesse istituzioni
democratiche. - /nostro servizio/
Atti Parlamentari - 19896 – Camera dei Deputati
RispondiEliminaX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 4 OTTOBRE 1988
FACHIN SCHIAVI, DONALLON, COLOMBINI, TADDEI, BERTONE, BEEBE TARANTELLI, LEVI BALDINI, FINOCCHIARO FIDELBO, BERNASCONI, BARGONE, MONTANARI FORNARI, MAINARDI FAVA, PELLEGATTI, MONTECCHI, MIGLIASSO, MINOZZI, RIDI, GRILLI, BEVILACQUA, DI PRISCO, FRACCHIA, GASPAROTTO, BIANCHI BERETTA, FACCIO E GHEZZI.
— Al Ministro delle poste e telecomunicazioni. — Per sapere se è a conoscenza che tra gli « affidavit » inviati da trentasei notabili triestini al magistrato statunitense con i quali si attesta la rispettabilità sociale dell'imprenditore Alessandro Moncini, reo confesso di aver spedito negli Stati Uniti materiale pornografico avente per soggetti bambini, figurano le dichiarazioni del giornalista Renzo Corazza e del giornalista capo servizio Augusto Re David della sede RAI di Trieste. Poiché dal testo delle lettere dei due giornalisti – copia di sei delle lettere inviate, tra le quali quelle dei succitati giornalisti, è stata pubblicata su Il Gazzettino del 29 settembre 1988, a pag. V dell'inserto del Friuli – emerge chiaramente che la loro testimonianza circa la condotta irreprensibile dell'uomo e dell'imprenditore viene resa al giudice ai fini di una riduzione della pena e poiché, grazie all'intervento dei garanti, il Moncini è stato condannato ad un anno ed un giorno di reclusione, gli interroganti chiedono al ministro di conoscere se gli consti che i suddetti giornalisti abbiano fatto valere la loro qualifica di giornalisti della televisione di Stato per influire sulle vicende giudiziarie e per mitigare la severità prevista per un atto così nefando. (4-08735)
Scusate il ritardo ma ho scoperto oggi l'esistenza di questo blog e dei "dubbi" riguardo la vicenda del piduista Moncini. La mia età (54), la mia professione (giornalista) e lo schifo dell'affare Moncini - allora eclatante - mi portarono all'epoca a leggere tutto il pubblicato sui fatti di cui si parla nel tuo blog. Ti assicuro che la telefonata è vera, in quanto ricordo perfettamente che fu pubblicata - seppure con degli omissis - e più volte la rilessi perché incredulo a tanta satanica crudeltà. All'epoca non c'era motivo di pubblicare bufale e il web non esisteva. Comunque l'archivio di Repubblica risponde a nome e cognome (Alessandro Moncini) con dovizia di articoli di quel tempo. Leggere per credere. Spero che adesso non si parli più di bufale ma di un pedofilo ributtante che sarebbe stato da rinchiudere e che invece è libero da oltre vent'anni.
RispondiEliminaGrazie della tua testimonianza, seppure un pelino tardiva. ;)
RispondiEliminaCi fu un articolo su Selezione dal Reader's Digest sull'arresto di questo tale, se non sbaglio, l'intercettazione riguardava non l'invio di materiale pedoporno, bensì il prendere contatto con un'organizzazione che gli avrebbe potuto fornire una bambina da poter usare a piacimento (non solo pedo porno ma anche sadismo estremo...). Quanto agli affidavit, mah! è chiaro che nella materia pedo porno satanista regnano personaggi insospettabili e inattaccabili... Senza dimenticare il numero altissimo di "sparizioni" di minorenni, ma talora qualcuno si diverte a farne ritrovare il cadavere...e mi fermo qui.
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