Pagine

venerdì 31 agosto 2007

Non è ora di lasciarla in pace?

Oggi, con una cerimonia, verrà celebrato l'anniversario di morte della donna probabilmente più torturata della storia della Gran Bretagna: Lady D, la principessa che ha avuto la sola colpa di innamorarsi di quella specie di cavallo bolso con le orecchie a sventola che è Carlo d'Inghilterra.

Non volevo scrivere un post su Diana, ma lo faccio solo per dire che non se ne può più. Anche ieri sera il tg5 le ha dedicato un servizio di quasi 10 minuti: eccheccavolo! Ma alla gente frega così tanto? Si continua a parlarne (forse più adesso che quando era viva): celebrazioni, eventi, tabloid, foto, concerti, i figli che (giustamente) ogni tanto si incazzano, maggiordomi parassiti, libri, biografie.

Oggi si celebra il decennale della morte. Bene, c'è un solo modo per ricordarla e celebrarla degnamente: lasciarla in pace. Per lei e per noi.

4 commenti:

  1. sopratutto a noi italiani, al massimo fregherà qualcosa agli inglesi, era la loro principessa.

    E poi non è la prima donna ad aver avuto un matrimonio infelice che si consola con lo stalliere, con l'istruttore di yoga, la guardia del corpo e tutti quelli che salteranno fuori nella prossima biografia non autorizzata :-)

    Veramente non se ne puote più. Non si può farla passare come una santa ogni due per tre.

    RispondiElimina
  2. > E poi non è la prima donna ad aver avuto un matrimonio infelice che si consola con lo stalliere, con l'istruttore di yoga, la guardia del corpo

    Non sono esperto di cronache "gossippare", ma, da quello che ho capito io, nel caso specifico l'unico responsabile dell'infelicità del principesco matrimonio dovrebbe essere Carlo, col suo mai sopito amore per la Camella... ops, volevo dire Camilla. :)

    RispondiElimina
  3. Per fortuna Camilla e Carlo non possono più avere figli, altrimenti metterebbero al mondo un puledro, e anche brutto. :D
    Perdona l'amenità, ma non ho resistito.

    RispondiElimina
  4. > Perdona l'amenità, ma non ho resistito.

    Perdonata, perdonata...

    :-)

    RispondiElimina