Nel nostro paese 1/4 dei bambini di età compresa tra i 9 e i 12 anni ha seri problemi di sovrappeso, se non di vera e propria obesità (dati 2001).
In questo quadro si inserisce una recentissima ricerca, condotta dalla sociologa Marina D'Amato e commissionata da Coop, che ha evidenziato come un "aiuto" (a ingrassare ancora di più) a questi bambini, venga dalla pubblicità.
Spulciando un pò i dati di questo studio, infatti, risulta che i bimbi italiani sono più bombardati da messaggi pubblicitari di merendine di tutti i loro coetanei europei. Un bambino che guarda 3 ore di tv in fascia protetta (dalle 16 alle 19) si sorbisce lo spot di una merendina, o comunque di una schifezza, ogni 5 minuti. In un anno sono qualcosa come 33.000 spot.
La maggioranza di questi proviene naturalmente dalle reti private rispetto a quelle pubbliche (971 spot Mediaset contro 285 Rai, secondo Republica), e la caratteristica che accomuna tutta questa marea di spot è che l'acquisto del prodotto viene "legittimato" in qualche modo - come si può facilmente notare guardando uno qualsiasi di questi spot - dall'autorevolezza della mamma, che incentiva l'acquisto di questi prodotti, o tramite l'abbinamento a modelli che fanno facilmente presa sui bambini (figurine, cartoni animati, ecc...).
Anche negli altri paesi europei esiste questo tipo di pubblicità, ma viene proposta in maniera meno "subdola" e meno accondiscendente.
In Francia, ad esempio, una legge impone che durante gli spot di merendine per bambini ci sia una scritta in sovraimpressione che sconsiglia il consumo eccessivo di cibi contenti grassi e zuccheri in quantità, e nel contempo consiglia una qualche attività fisica. In altri paesi europei è addirittura vietato reclamizzare prodotti alimentari nei palinsesti dedicati ai bambini. In altri ancora è addirittura vietata la pubblicità di qualsiasi genere.
Da noi non esiste niente di tutto questo. La pubblicità è libera di fare tutti i danni che vuole, senza che nessuna legge imponga limiti o vincoli a questi messaggi.
Con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
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