Secondo la FAO, una di quelle organizzazioni che non ho ancora capito bene a cosa serva (me lo chiedevo già nel 2005), oggi, 12 giugno 2007, è la giornata mondiale contro il lavoro minorile.
In pratica oggi vengono ricordati, o meglio, viene fatto presente alla sonnacchiosa opinione pubblica, che qualche centinaio di milione di bambini di età compresa tra i 5 e 14 anni, non va a scuola, non gioca, non va coi genitori al McDonald, non ha diritto a essere curata, non ha diritto ad avere amici, non ha diritto ad avere un futuro. Deve solo lavorare: nei campi, nelle miniere, nei laboratori tessili, nelle immense discariche a cielo aperto di materiale elettronico di Cina e Nigeria, i posti in cui finiscono i rifiuti elettronici del civile occidente perché costa meno che smaltirseli a casa propria (foto).
I bambini: forza lavoro a basso costo facilmente sfruttabile. Carne fresca da impiegare per 12/14 ore al giorno nelle fornaci di mattoni dell'India, nei laboratori tessili dove si producono tappeti o nella raccolta delle foglioline di té (lavori questi che richiedono "piccole mani agili" e quindi particolarmente "indicati" per loro), bambini dediti all'accattonaggio ai semafori delle nostre città.
Lo sfruttamento del lavoro minorile è causa ogni anno della morte di più di 20.000 di essi per incidenti, inalazione di esalazioni venefiche, esposizioni a metalli pesanti per smontare i nostri televisori e computer che buttiamo via.
Per quel poco che può contare, oggi ci ricordiamo di loro.
La mia domanda è: Abbiamo fatto una guerra per Armi di Sterminio di Massa mai trovate...
RispondiEliminaNon sarebbe più giusto combattere (non con le armi, ma con seri provvedimenti economici) i Paesi che vivono di lavoro minorile?!
...NO... I bambini non hanno il petrolio :)
il cretino che continua a scrivere anonimo è Gianluca :)
RispondiElimina> il cretino che continua a scrivere anonimo è Gianluca :)
RispondiEliminaSe lo dici tu... :-)