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giovedì 26 aprile 2007

Ipred2, un colpo al cerchio e uno alla botte

E' stata approvata a Strasburgo la controversa direttiva Ipred2

Con 374 voti a favore e 278 contrari, è stata approvata dal Parlamento Europeo la famosa direttiva Ipred2, l'insieme di norme approntate con lo scopo - dicono - di combattere la pirateria e la contraffazione.

Come al solito i media generalisti - notoriamente restii ad approfondire certe tematiche tecniche (e non solo), anche piuttosto complesse - hanno subito evidenziato il lato che fa "audience" dell'intera vicenda, è cioè il fatto che non verrà perseguito penalmente chi si scarica un mp3 per uso personale da qualche circuito p2p.

Dimenticando che questo non rappresenta una novità (era già noto infatti che nel mirino dei detentori dei diritti di copyright finivano maggiormente i grandi condivisori e chi ne traeva profitto), quasi tutti hanno omesso di menzionare gli aspetti meno appariscenti - ma non per questo meno importanti - di questa direttiva, è cioè l'istituzione di squadre investigative comuni composte da forze dell'ordine e detentori dei diritti, l'attribuzione di una non meglio definita "responsabilità" agli Internet Service Provider (ISP) su quello che combinano in rete i rispettivi utenti, e, su tutte, l'inculcamento tramite questi pseudo-articoli della falsa idea che scaricarsi la canzoncina da eMule sia lecito, mentre rimane a tutti gli effetti un reato.

Come al solito, per avere notizie attendibili e precise riguardo a queste tematiche di carattere "tecnico", bisogna affidarsi a siti dedicati: a Repubblica e agli altri è meglio lasciare le notizie sul grande fratello.

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