Una cosa è certa: coi nostri politici non ci si annoia mai. Se non ci fossero loro uno potrebbe anche chiudere il blog perché sarebbe a corto di argomenti. L'ultimo "scoop" (se così possiamo chiamarlo) arriva dalle Iene (tanto per cambiare), ed è raccontato bene in questo servizio messo in onda nella puntata di lunedì scorso e ripreso poi da alcuni quotidiani, tra cui La Stampa.
In pratica è saltato fuori che più del 90% (629 su 683) dei cosiddetti "portaborse", che sarebbero dei non meglio definiti segretari tuttofare dei parlamentari, lavorano alle dipendenze del politico di turno rigorosamente in nero, senza alcun diritto, forma previdenziale, ferie, ecc...
E tutto questo nonostante nel fin troppo lauto stipendio che percepisce il parlamentare sia espressamente prevista una "voce" (di oltre 4.000 euro mensili) da destinare appunto a questo scopo. Invece succede che questa voce finisce nelle tasche del "datore di lavoro", il quale dà irregolarmente dagli 800 ai 1000 euro al mese al portaborse per stare al suo servizio 9/10 ore al giorno.
Ora, risulta abbastanza buffo (anche se chi ci governa ci ha abituato a ben altro) che molti di questi si mettano in bella mostra in demenziali tribune elettorali e "porta a porta" vari urlando e indignandosi per il livello pazzesco di evasione fiscale che abbiamo in Italia quando i primi ad evadere sono proprio loro. E tra l'altro, poi, pensate alle grane a cui va incontro un normale artigiano o un imprenditore che viene trovato con dipendenti non in regola.
Questi signori, quindi, che per primi dovrebbero dare il buon esempio, oltre a fare le leggi possono anche permettersi il lusso di non rispettarle.
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