Chi segue un pò il ciclismo ricorderà la mancata assegnazione del titolo di vincitore del Tour de France dell'anno scorso a Floyd Landis perché scoperto positivo al testosterone. Per questo motivo la vittoria sarebbe dovuta andare a tavolino al secondo arrivato, e cioè tale Oscar Pereira. Con somma sorpresa (mica tanto poi) apprendiamo oggi che pure lui è risultato positivo al test antidoping, e precisamente al salbutamolo (ma che cavolo è?).
Bene, direi a questo punto di procedere con gli altri partecipanti in ordine di arrivo: chissà, può darsi che passandoli tutti qualcuno pulito salti fuori :-) .
che dire... questa situazione potrebbe spronare la gente a partecipare alle gare ad alto livello: anche se sono scarsissimo tutti gli altri li eliminano, alla fine vincerò cmq!!! :)
RispondiEliminaCiao Andrea.
RispondiEliminaDa quei pochi ricordi che ho, mi sembra di ricordare che il salbutamolo e' una molecola che viene usata in campo medico per curare o alleviare l'asma in quanto dilata i bronchi.
E' pero' un vecchio ricordo universitario per cui potrei aver detto una fesseria. Prendilo con il beneficio dell'inventario.
Ciao
Esatto, è un broncodilatatore, il componente principale dell'usatissimo Ventolin, per esempio.
RispondiEliminaIn effetti aiuta il respiro che è una meraviglia :-)
Io l'ho usato anni fa, l'ultima volta durante una gita di scialpinismo in cui mi stava venendo l'asma. In quell'occasione i miei compagni mi hanno proprio dato della dopata, e ho capito perché è considerato doping, se uno non ha la malattia.
Stavo pensando che, visto il livello di diffusione che ha ormai raggiunto il doping, praticamente in ogni sport, si potrebbero organizzare competizioni ciclistiche con atleti "ufficialmente" dopati: per vedere alla fine chi fa un uso più proficuo di queste sostanze ;-) .
RispondiEliminaNaturalmente sto scherzando. Certo che se penso che c'è stato qualcuno un pò di tempo fa che ha proposto di depenalizzarlo, mi vengono i brividi.
Proviamo con il terzo, e se non basta avanti con il quarto,il quinto, il sesto finchè non facciamo piazza pulita di questi loschi personaggi.
RispondiEliminaCiao Marco
Eh, caro Marco, ho paura che bisognerebbe andare avanti un bel pò prima di trovarne uno a posto.
RispondiEliminaComunque...
Il mio commento riguarda la proposta di depenalizzazione del doping, affrontato anche tempo fa in un altro post (cui però non partecipai). Io ho fatto agonismo per anni, e due cose che non ho mai mandato giù: una la pretesa di certi atleti di dire, se si dopano tutti il valore relativo resta immutato. Questo è aberrante sia perché il doping indiscriminato è dannoso per la salute, sia perché non tutti migliorano in maniera eguale reagendo ai farmaci, per cui alla fine in realtà vince chi ha l'organismo che migliora di più per effetto del farmaco. L'altra cosa che non mando giù è la completa omertà degli sportivi: mai nessuno si pente, mai nessuno da esterno denuncia quel che vede (a parte casi rarissimi, vedi Tiziana Delon tantissimi anni fa, poi peraltro finita nella mia squadra), mai nessuno pensa che forse era meglio rinunciare ai soldi e al successo se in gioco è una questione morale ed etica.
RispondiEliminaIn questa ottica, che io sia d'accordo o meno, penso che la proposta di depenalizzazione avesse lo scopo di incentivare i pentimenti, le denunce degli sportivi. Io invece proporrei una cosa diversa: il pentimento vero e proprio. Se ti beccano ti squalificano e becchi la denuncia penale, ma puoi sempre pentirti e denunciare medici e colleghi e la condanna viene condonata (magari anche quella sportiva).
Ps: Francesca Delon, pardon.
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