Da un paio di giorni, e cioè da quando il Ministro Gentiloni (foto) ha firmato quello che è ormai noto come decreto anti-pedofilia, praticamente tutti i siti internet di informazione non parlano d'altro. E quindi mi pare ci sia poco da aggiungere, se non un paio di considerazioni personali.
Dico subito che l'iniziativa del ministro, volta ad accelerare i meccanismi di oscuramento dei siti utilizzati come veicolo di sfruttamento del sesso minorile, ha il mio più ampio apprezzamento. Si tratta infatti di una di quelle battaglie in cui ritengo che il fine giustifichi i mezzi; in questo specifico contesto, infatti, la questione censura (che salta inevitabilmente fuori ogni qualvolta si sente il termine "oscurare") vada lasciata da parte. Se un sito internet è utilizzato per questo scopo va chiuso e basta.
In più fa piacere vedere che lo stato finalmente si muove in questo senso, andando così ad affiancare l'infaticabile lavoro di contrasto a questa piaga finora portato avanti quasi esclusivamente da volontari (vedi, ad esempio, l'associazione Meter di don Di Noto e Ecpat).
C'è solo da sperare che questa operazione sia fatta seriamente, andando a colpire chi effettivamente fa uso criminoso di internet e lasciando da parte tentazioni di censura generalizzata e immotivata che inevitabilmente, in occasioni come questa, vengono fuori.
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