A leggere i giornali sembra che in questi gioiosi tempi natalizi un nuovo temibile nemico incomba sulla scuola italiana, mettendo a repentaglio l'integrità psico-fisica degli studenti che la frequentano. Il nuovo nemico della scuola e dei poveri pargoli che la frequentano si chiama Francesca Albanese, la quale, da qualche tempo, si diletterebbe a traviare i poveri e indifesi studenti a suon di conferenze in vari istituti. Negli ultimi tempi la pericolosa traviatrice di candide anime sarebbe stata avvistata in alcuni istituti toscani, per poi spostarsi alla chetichella, cercando di non farsi beccare, in altri istituti ubicati nelle prospere lande emiliano-romagnole. Scrive, allarmato, il Resto del Carlino: "Più passano i giorni e più aumenta il numero delle scuole di cui si viene a conoscenza aver ospitato videoconferenze di Francesca Albanese". Terribile!
Da più parti e in vari modi ci si adopera alacremente per cercare di neutralizzare il nuovo nemico, palesatosi sotto le mentite spoglie di una innocua relatrice ONU sulla questione palestinese. Gravissimo il caso dell'ISS Mattei di San Lazzaro, nel bolognese. Qui una improvvida professoressa di italiano e storia avrebbe partecipato, assieme ai ragazzi di una quinta (una quinta liceo, ossia poveri giovinetti non ancora in grado di pensare e ragionare autonomamente), a una videoconferenza col nemico senza avere preventivamente avvisato né i genitori né le alte gerarchie scolastiche. Terribile!
Oltre ai genitori, si è mosso ovviamente il sempre solerte ministro Valditara, evidentemente a corto di faccende più urgenti di cui occuparsi (come è noto, la scuola italiana non ha problemi più urgenti da risolvere), inviando frotte di ispettori a destra e a manca per cercare di contrastare il nuovo nemico della scuola italiana: una studiosa che prova a smuovere e sensibilizzare le coscienze riguardo a ciò che succede a Gaza (e che continua a succedere nonostante non ne parli più nessuno).
Terribile!
Il governo, sostenendo Israele, non ci si meraviglia che agisca così: tra simili ci si appoggia.
RispondiEliminaTristemente vero.
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