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venerdì 19 marzo 2021

Eutanasia

La Spagna ha approvato ieri la legge che regola l'eutanasia, cioè la possibilità di decidere di farla finita qualora si ritenga che le sofferenze dovute a malattie non siano più umanamente sopportabili. 

Quelli che si chiedono se anche l'Italia avrà un giorno una legge sull'eutanasia, pensino che per fare uno straccio di legge (annacquata) sulle unioni civili ci sono voluti 25 anni di discussioni e si mettano pure il cuore in pace. 

Chi vuole smettere di essere torturato dalla sofferenza può tranquillamente continuare ad andare in Svizzera o in uno dei tanti paesi più civili del nostro. Sempre che abbia i mezzi per farlo, ovviamente, altrimenti continui pure a soffrire nel proprio letto, ché la sofferenza è redenzione e un'ottima caparra per l'eternità.

19 commenti:

  1. Sono stata molto felice per questa scelta della Spagna.
    Noi siamo indietro anni luce, è vero.
    Purtroppo la chiesa pesa troppo sullo Stato.
    Basti pensare che in pandemia chiudono tutto eccetto le chiese...

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    1. Anche in Spagna la religione ha il suo peso (il cattolicesimo è professato, in maniera più o meno "convinta", dal 70% della popolazione), ma è un peso che evidentemente non è così forte da impedire che certe leggi di civiltà si facciano. Da noi, purtroppo, la situazione è diversa.

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  2. Esiste tuttavia un'eutanasia silenziosa, che non protesta e non va in televisione. E' una pietà tacita. Un accordo di buona morte tra malato, parenti, medici. Non c'è da consultare il codice civile, ma solo cuore e buon senso. E accade più frequentemente di quanto non pensiate.

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    1. Certo, ma si tratta comunque di una pratica illegale, che potrebbe essere eliminata qualora si regolarizzasse l'eutanasia.

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  3. Da radicale sono giorni e anni che lotto su questi temi. In Italia siamo ancora a preoccuparci, elevandolo a tema di dibattito pubblico, di quello che pensa il Papa sul peccato.... il peccato che è amore.

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  4. Temo che in Italia non avremo mai una legge simile. Hai centrato bene il problema, "la sofferenza è redenzione e un'ottima caparra per l'eternità."

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    1. Visione del dolore tipica del cristianesimo. Per il resto del mondo il dolore non ha alcun senso.

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  5. Quanta incredibile superficialità, quanta arroganza nel tuo ragionamento e in quello dei tuoi interlocutori. Non potrebbe essere altrimenti perchè la vostra opinione nasce da un concetto semplice: noi siamo padroni della nostra vita, esse ci appartiene totalmente, non è un dono ma un oggetto di cui possiamo fare ciò che vogliamo quindi anche togliercela o toglierla ad altri. Il concetto cristiano va in direzione opposta e viene da voi liquidato con sarcasmo, lo stesso dei farisei e dei centurioni romani sotto la Croce su cui agonizzava Il Cristo. Sapeste quanto è breve il passo tra l'eutanasia e l'eugenetica.

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    1. Curioso che a tirare in ballo l'arroganza sia chi pretende di imporre la propria visione della vita e del mondo a chi la pensa diversamente. Sei cristiano e pensi che non farai mai ricorso all'eutanasia perché moralmente sbagliata e contraria ai tuoi princìpi religiosi? Liberissimo di non farvi ricorso. Ma perché impedire a chi la pensa diversamente di poterla utilizzare, se lo ritiene giusto? Una eventuale legge che regoli l'eutanasia riguarda solamente chi voglia farvi ricorso, non certo chi non la condivide. Chi non la condivide può continuare liberamente a soffrire come crede. Quindi non ho capito bene dove sarebbe il problema e, soprattutto, dove sarebbe l'arroganza. È più arrogante lasciare libertà di scelta a tutti o permettere che in base ai princìpi di una religione che in Italia è osservata dal 30% dei suoi abitanti si impedisca la libertà di scelta al restante 70%? Prova un po' a pensarci.

      Altra cosa. Se le tue convinzioni morali e religiose ti autorizzano a credere che la vita non è nella disponibilità di chi la vive, perché io non posso pensarla diversamente? E, soprattutto, perché tu saresti dalla parte del giusto e chi pensa che della propria vita (e morte) possa fare ciò vuole sia dalla parte del torto?

      Per quanto riguarda eutanasia ed eugenetica, non è che perché due termini iniziano con la stessa sillaba allora il passo tra loro deve essere necessariamente molto breve.

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    2. Andrea ottima risposta, condivido quello che hai scritto.
      Una curiosità perché l'anonimo non si firma?

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    3. Eh, temo che questo bisognerebbe chiederlo a lui.

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    4. Accusano senza firmarsi.. non li sopporto.. apposta non hanno accesso sul mio blog.

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  6. In un mondo falso e virtuale come questo dove imperversano i nick e i falsi dove leggo un Enri68 un Filippo 52 avrebbe più senso?
    Ciò che conta è il concetto, l'idea e il modo con cui vengono espresse.
    Nel tuo blog, Sacchini, c'è una totale uniformità di opinione e già questo mi garba poco, questo è già un difetto e il sintomo di un'arroganza mentale di fondo, qualcuno dei tuoi commentatori non sopporta gli anonimi o non sopporta un'opinione diversa? C'è una grande differenza. Altri qui da te parlano di civiltà della eutanasia e della morte assistita in antitesi all'inciviltà di chi la pensa diversamente ( la Spagna cristiana è ben più civile di noi). Quindi che non crede alla civiltà di questo tipo e crede in un valore diverso e per esso lotta è un incivile. Questa è l'arroganza di cui parlavo ma pensavo che chi scrive e chi commenta se ne fosse reso conto.

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    1. Se nel mio blog c'è uniformità di opinione, non vedo cosa io possa farci. Qui ognuno può esprimere la propria opinione qualsiasi essa sia, basta che lo faccia in modo educato e civile, firmandosi oppure in forma anonima. Non ho mai fatto distinzioni di questo genere. Se a te non garba che la maggior parte di chi mi legge la pensi in un certo modo, mi spiace ma non riesco a farmene un problema.

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  7. Buonasera Andrea

    È la prima volta che commento nel tuo blog ,non la prima che leggo un tuo post.


    Non so come mi si vuole vedere dal momento in cui la maggior parte delle volte mi firmo con un iniziale, e quindi magari te potresti vedermi come anonima ,mentre qualcun altro come omonima:).No ,perdonami non ho sbagliato post ,ma ho letto quello del primo aprile sui commenti anonimi ,da cui mi è stato facile arrivare qui .


    L'eutanasia è un discorso molto molto delicato almeno per me , perche' ho visto e assistito persone mentre soffrivano e non tutte avevano questa fretta di andarsene nonostante soffrissero tanto ,anzi l'ultima persona cara ha vinto anche la battaglia proprio grazie al desiderio di lottare per vivere.

    Io capisco perfettamente il commento dell'anonimo ,in questa persona c'è molto più di quello che a primo acchito viene voglia di liquidare ,e sinceramente mi fanno molto più male le parole di Franco di una posizione presa che sbandiera un po' ovunque come slogan ... che non il vostro scontro /incontro ,tuo e dell'anonimo .

    Sono d'accordo che la verità nessuno la porta in tasca,nessuno su questo pianeta può avere la presunzione di conoscere una verità assoluta e che quindi la sua sia quella di tutti ,ma è altrettanto vero che spesso ognuno cerca di imporre, forse anche inconsapevolmente ,la sua visione all'altro in tante questioni ..Penso dovremmo invece arrivare ad una verità che tenga conto nel rispetto nostro e quello degli altri dando e chiedendo maggiore ascolto , perché escono dei confronti costruttivi non di poco conto . La velocità ,spesso ci travolge ed è quella la rovina ,con due parole pensiamo un po' tutti di dettare legge ,senza cercarlo il confronto .E su questo credo che tu Andrea sia un buon esempio che applichi nei fatti e non solo con le parole .




    "Chi vuole smettere di essere torturato dalla sofferenza può tranquillamente continuare ad andare in Svizzera o in uno dei tanti paesi più civili del nostro
    Sempre che abbia i mezzi per farlo, ovviamente, altrimenti continui pure a soffrire nel proprio letto, ché la sofferenza è redenzione e un'ottima caparra per l'eternità"


    Ora se vogliamo anche qui c'è una lettura di verità che è la sua ma non può essere quella di tutti giusto ?Quello che dico è che l'eutanasia non va vista secondo me come ulteriore scontro tra atei e credenti ,ma come un rafforzamento dei rapporti umani . È umano avere paura della sofferenza ,ed è umano che un anonimo senta su di sé una doppia sofferenza anche verso gli altri che non conoscono la verità di quello che vivranno e di quello che ci spetta davvero.Ho visto persone accorgersi di essere vicine alla morte trovandosi in strutture e di invocare il ritorno a casa in mezzo alle persone che amavano .La nostra volontà cambia in base al momento che viviamo credo .Ho sperimentato questo,per ne non è stato poco ,ho pensato di lasciarlo in questo tuo spazio.Grazie


    L.



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    1. Sono io che ringrazio te per il commento chiaro e pacato. L'eutanasia non è un argomento semplice da affrontare ed è un argomento in cui non esistono né verità né sicurezze, esistono pensieri e idee del tutto personali. Indipendentemente da ciò che ognuno pensa, ciò che a me preme è che nel nostro paese, così come in molti altri, ci sia libertà di scelta. Tutto qua. Io vorrei cioè, come ho già spiegato sopra, che chi vi voglia fare ricorso lo possa fare liberamente.
      Poi è normale che, in merito, ognuno abbia una sua idea, più o meno chiara che sia e più o meno solida che sia.

      Ciao, L.

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    2. Eccomi...eccoci...la nostra essenza è questa si era già ben capito,non sono sorpresa che tu non concorda,ci mancherebbe,anche se devo ammettere che vi sono state da parte mia più riflessioni ,su cui mi interrogo personalmente, proprio perché è un argomento vastissimo e profondo ,mi interessava quindi una tua risposta più dettagliata.

      Ho trovato un pensiero molto
      interessante su un blog di un tuo lettore,un esperto di psiche.
      Te lo riposto qui,credo mi rappresenti.
      ________________
      amare
      Cosa si può dire di essenziale sull'amore?
      Cosa significa amare?
      Io credo che amare significhi soprattutto desiderare che una persona possa essere libera di essere ciò che è veramente e fare tutto il possibile affinché questa condizione si realizzi.
      Poichè, come sappiamo, si deve amare il prossimo come sé stessi(ed è anche uno dei comandamenti), ne consegue che la realizzazione pratica dell'amare dovremmo cercare di concretizzarla sia nei confronti degli altri che verso noi stessi.

      Lui dice anche :"Se qualcuno mi chiedesse qual'è il contrario dell'amore, non gli risponderei l'odio, perchè, come dice il poeta, in certi casi si può amare e contemporaneamente odiare la stessa persona; credo invece che gli risponderei: il potere.

      Il potere è, a mio avviso, assolutamente incompatibile con l'amore: se uno ama davvero, il suo animo non può ospitare per nessun motivo il desiderio di esercitare qualche forma di potere o di violenza sull'altro".

      Se fai caso e attenzione tantissime cose se davvero le si analizzano con il cuore e la mente aperta,ci accomunano tutti e solo che tendiamo a relazionarci male con il risultato di apparire tediosi e di voler imporre la nostra visione su chi ha una veduta diversa dalla nostra.Se leggi attentamente icommenti su questa pagina noti come l 'argomento eutanasia passa in secondo piano ed in primo si ha un attacco all'anonimo!È questo il tasto più dolente per me,si ripete all'ennesima potenza lo stesso errore che paradossalmente si contesta.Riusciremo mai ad intavolare una comunicazione degna di esseri umani?Chissà...

      Buone vacanze e grazie a te:)


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    3. Non sono in vacanza ma grazie comunque. Contraccambio.

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