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mercoledì 30 settembre 2015
L'8x1000 di Scalfari
Vorrei sommessamente fare notare a Scalfari che sarebbe stato sufficiente non esprimere alcuna scelta: il suo 8x1000 sarebbe comunque andato alla chiesa cattolica.
Il grande affabulatore
È sempre più difficile trovare chi critichi ed esprima dissenso nei confronti di ciò che fa e dice Bergoglio. E i motivi sono facilmente intuibili: dice spesso cose sensate e in linea col "sentire" comune, specie se quel sentire comune si richiama a una certa cultura solitamente inquadrata a sinistra - non a caso papa Francesco è stato spesso, tra il serio e il faceto, definito comunista.
Per quanto mi riguarda, ho sempre considerato Bergoglio niente di più che un abile affabulatore, che piace e fa breccia perché dice cose appunto sensate. Ma perché appaiono sensate? Perché sono terribilmente generiche. È La stessa vuota genericità che leggiamo negli oroscopi quando ci dicono che oggi sarà una buona giornata. E a chi non fa piacere sentirsi dire che sarà una buona giornata? E a chi non fa piacere sentire dire da un papa che ognuno ha diritto alla salute, alla casa e al lavoro. Poi? Che altro? Cambierà qualcosa dopo il giretto di Bergoglio negli States? No. Fortunatamente, c'è ancora qualcuno che non si fa abbindolare dalla immensa superficialità di questo papa, che, come ho scritto altre volte, di rivoluzionario ha solamente l'arte affabulatoria e la favella.
E fa piacere che questa cosa sia evidenziata anche da qualche appartenente alla chiesa cattolica.
Per quanto mi riguarda, ho sempre considerato Bergoglio niente di più che un abile affabulatore, che piace e fa breccia perché dice cose appunto sensate. Ma perché appaiono sensate? Perché sono terribilmente generiche. È La stessa vuota genericità che leggiamo negli oroscopi quando ci dicono che oggi sarà una buona giornata. E a chi non fa piacere sentirsi dire che sarà una buona giornata? E a chi non fa piacere sentire dire da un papa che ognuno ha diritto alla salute, alla casa e al lavoro. Poi? Che altro? Cambierà qualcosa dopo il giretto di Bergoglio negli States? No. Fortunatamente, c'è ancora qualcuno che non si fa abbindolare dalla immensa superficialità di questo papa, che, come ho scritto altre volte, di rivoluzionario ha solamente l'arte affabulatoria e la favella.
E fa piacere che questa cosa sia evidenziata anche da qualche appartenente alla chiesa cattolica.
lunedì 28 settembre 2015
Coi soldi dei privati
La leggendaria BreBeMi, cattedrale nel deserto che doveva collegare Brescia a Milano ed essere - l'aveva assicurato Renzi all'inaugurazione - totalmente finanziata da privati (costo preventivato 800 milioni, costo finale 2,4 miliardi di euro), costerà alla fine allo stato (cioè soldi pubblici, cioè nostri), 1,7 miliardi di euro. Perché un'autostrada inutile, oggi, non si nega a nessuno.
Capite perché questo paese è messo così?
Capite perché questo paese è messo così?
sabato 26 settembre 2015
Avvisate Salvini
27.000 italiani trasferiscono a San Marino 22 miliardi di euro sottraendoli al fisco italiano. Capite bene che il problema più grave che abbiamo in Italia sono gli extracomunitari, no?
venerdì 25 settembre 2015
Feltri al suo meglio
"Occorre moltiplicare i pellegrinaggi alla Mecca" ha twittato oggi Vittorio Feltri. Pensavo che nessuno sarebbe riuscito a scendere più in basso di Buonanno e della Santanché, nella classifica dei commenti più cinici e stupidi fioriti dopo quella tragedia.
Mi sbagliavo.
Mi sbagliavo.
giovedì 24 settembre 2015
Esami inutili
Dando per assodato che il problema degli esami diagnostici inutili esiste, e ad ammetterlo sono gli stessi medici, a me sembra che in buona sostanza tutto il ddl della Lorenzin sia semplicemente finalizzato a far pagare all'utenza ciò che finora ha avuto gratuitamente (o quasi). Voglio dire: se proprio si volevano tagliare gli sprechi, operazione sacrosanta, non si poteva cominciare mettendo mano alla disorganizzazione dei servizi, quella che fa sì che si abbiano moltitudini di ricoveri ed esami (questi sì) inutili? Se il decreto passerà non vorrei trovarmi al posto di un medico, intrappolato tra il rischio di beccarsi una sanzione per un esame prescritto poi rivelatosi inutile e il rischio del contenzioso legale per il motivo opposto.
domenica 20 settembre 2015
Cosa resterà di lui
"Ci sono alcuni sindacalisti che pensano ancora di poter prendere in ostaggio la cultura e la bellezza dell'Italia. Non hanno capito che la musica e' cambiata."
Se di Renzi resterà qualcosa nella memoria collettiva una volta che sarà sparito dalla scena politica (e lo scrivente, qui, si augura che ciò avvenga al più presto), una di queste sarà senz'altro il tipo di linguaggio utilizzato nel suo rapportarsi ai media e all'opinione pubblica. Un incedere retorico che, fateci caso, è quasi sempre composto da un mix abbastanza eterogeneo di supponenza, arroganza e puerilità. L'esternazione qui sopra, pubblicata ieri mattina da L'Unità e riguardante la famosa/famigerata assemblea dei dipendenti del Colosseo, è solo l'ultimo esempio di una triste serie. Tre ore di assemblea autorizzata e perfettamente legale, indetta da dei lavoratori per rivendicare il loro sacrosanto diritto di ricevere in maniera regolare il proprio salario, non prendono in ostaggio nessuno, checché ne dica Renzi, e non provocano certo all'arte italiana più danni di decenni di incuria, di tagli di fondi e disinteresse politico. Molto più semplicemente, alcuni turisti per tre ore hanno trovato chiuso il Colosseo. Una scocciatura, certo, ma non stiamo parlando di un ospedale che chiude durante un'epidemia di colera, stiamo parlando di un sito culturale inaccessibile per qualche ora.
Messa giù in quel modo, la frase sui sindacati inculca in chi legge o ascolta l'idea che i sindacalisti siano un'orda di barbari intenzionati a mettere a ferro e fuoco il belpaese, e lui l'eroe che li fermerà e porrà fine alle loro scorribande. Tutto studiato per continuare nell'opera di creazione di quella sorta di dicotomia inaugurata da Berlusconi durante il suo ventennio: da una parte le forze del male, i brutti e i cattivi, in questo caso entrati nell'immaginario collettivo come i gufi e i rosiconi, e che sarebbero quelli che remano contro, che vogliono affondare l'Italia; dall'altra i buoni, quelli che lavorano per il bene comune, le forze del bene che alla fine avranno ragione delle forze del male. Con Berlusconi era la stessa cosa: se stavi con lui eri bravo, eri dalla parte giusta, altrimenti eri nella migliore delle ipotesi un coglione (ricordate la celeberrima "non credo ci siano in giro così tanti coglioni che votano a sinistra"?). Buoni contro cattivi. Lo schema comunicativo era questo per B. ed è il medesimo per Renzi, neanche si stesse parlando di Goldrake contro i vegani. Uno schema comunicativo che tende a semplificare le complessità e a bisecare le opinioni, e che fa particolarmente presa - Renzi lo sa benissimo - su quella larga parte di opinione pubblica così sensibile al fascino della partigianeria acritica. Così, chi lotta per vedere riconosciuto un suo diritto diventa un criminale che prende in ostaggio la cultura di un'intera nazione, chi osa avanzare dubbi o critiche all'operato del governo diventa un gufo o un rosicone.
Ecco, alla fine di Renzi resterà memoria della sua arroganza e puerilità, e della sua piccolezza d'intelletto. Null'altro.
Se di Renzi resterà qualcosa nella memoria collettiva una volta che sarà sparito dalla scena politica (e lo scrivente, qui, si augura che ciò avvenga al più presto), una di queste sarà senz'altro il tipo di linguaggio utilizzato nel suo rapportarsi ai media e all'opinione pubblica. Un incedere retorico che, fateci caso, è quasi sempre composto da un mix abbastanza eterogeneo di supponenza, arroganza e puerilità. L'esternazione qui sopra, pubblicata ieri mattina da L'Unità e riguardante la famosa/famigerata assemblea dei dipendenti del Colosseo, è solo l'ultimo esempio di una triste serie. Tre ore di assemblea autorizzata e perfettamente legale, indetta da dei lavoratori per rivendicare il loro sacrosanto diritto di ricevere in maniera regolare il proprio salario, non prendono in ostaggio nessuno, checché ne dica Renzi, e non provocano certo all'arte italiana più danni di decenni di incuria, di tagli di fondi e disinteresse politico. Molto più semplicemente, alcuni turisti per tre ore hanno trovato chiuso il Colosseo. Una scocciatura, certo, ma non stiamo parlando di un ospedale che chiude durante un'epidemia di colera, stiamo parlando di un sito culturale inaccessibile per qualche ora.
Messa giù in quel modo, la frase sui sindacati inculca in chi legge o ascolta l'idea che i sindacalisti siano un'orda di barbari intenzionati a mettere a ferro e fuoco il belpaese, e lui l'eroe che li fermerà e porrà fine alle loro scorribande. Tutto studiato per continuare nell'opera di creazione di quella sorta di dicotomia inaugurata da Berlusconi durante il suo ventennio: da una parte le forze del male, i brutti e i cattivi, in questo caso entrati nell'immaginario collettivo come i gufi e i rosiconi, e che sarebbero quelli che remano contro, che vogliono affondare l'Italia; dall'altra i buoni, quelli che lavorano per il bene comune, le forze del bene che alla fine avranno ragione delle forze del male. Con Berlusconi era la stessa cosa: se stavi con lui eri bravo, eri dalla parte giusta, altrimenti eri nella migliore delle ipotesi un coglione (ricordate la celeberrima "non credo ci siano in giro così tanti coglioni che votano a sinistra"?). Buoni contro cattivi. Lo schema comunicativo era questo per B. ed è il medesimo per Renzi, neanche si stesse parlando di Goldrake contro i vegani. Uno schema comunicativo che tende a semplificare le complessità e a bisecare le opinioni, e che fa particolarmente presa - Renzi lo sa benissimo - su quella larga parte di opinione pubblica così sensibile al fascino della partigianeria acritica. Così, chi lotta per vedere riconosciuto un suo diritto diventa un criminale che prende in ostaggio la cultura di un'intera nazione, chi osa avanzare dubbi o critiche all'operato del governo diventa un gufo o un rosicone.
Ecco, alla fine di Renzi resterà memoria della sua arroganza e puerilità, e della sua piccolezza d'intelletto. Null'altro.
sabato 19 settembre 2015
giovedì 17 settembre 2015
Monocameralismi diversi
Credo che le osservazioni di chi dice che 22 paesi su 28, in Europa, hanno forme di governo basate sul monocameralismo, osservazioni tra le più utilizzate dai favorevoli alla riforma del Senato targata Renzi, non tengano conto di una differenza di un certo rilievo: la qualità della classe politica. A meno che siamo realmente convinti che paesi come Francia, Germania o chi volete voi tra quelli monocameralisti, hanno una classe politica che per profilo etico, competenza e altro è paragonabile alla nostra.
Se la pensate così, forse è il caso che cominciate a informarvi un pelino meglio.
Se la pensate così, forse è il caso che cominciate a informarvi un pelino meglio.
martedì 15 settembre 2015
Bavagli
In parlamento stanno discutendo di riformare il codice penale in alcuni punti: intercettazioni, galera per i giornalisti, limite temporale alle indagini per la magistratura inquirente e altre cosette. Riforme che ricalcano paurosamente quelle agognate da B. durante i suoi governi, tutte finalizzate a impedire che il porcame di cui era protagonista arrivasse all'opinione pubblica.
All'epoca ci furono gigantesche proteste di massa: petizioni, piazze, bavagli nelle foto dei profili fb, Repubblica che un giorno sì e l'altro pure sfornava titoloni a caratteri cubitali contro il bavaglio in difesa dei magistrati e del diritto della gente di sapere. Il Pd faceva le barricate in parlamento.
Adesso che quelle riforme, uno dei frutti avvelenati del patto del Nazareno, le vuole fare il Pd, tutto tace, tutto va bene, e se si escludono quei quattro cani sciolti del Fatto e i grillisti in parlamento, nessuno si interessa più della cosa. Ennesima dimostrazione che in politica tutto è relativo, relativo all'interesse del governo di turno.
Adesso che quelle riforme, uno dei frutti avvelenati del patto del Nazareno, le vuole fare il Pd, tutto tace, tutto va bene, e se si escludono quei quattro cani sciolti del Fatto e i grillisti in parlamento, nessuno si interessa più della cosa. Ennesima dimostrazione che in politica tutto è relativo, relativo all'interesse del governo di turno.
lunedì 14 settembre 2015
Bergoglio e le tasse
Per come la vedo io, l'uscita odierna di Bergoglio sulle strutture religiose che se fanno profitto devono pagare le tasse (IMU), non è nient'altro che l'ennesimo annuncio che consentirà ai soliti noti di additare papa Ciccio come rivoluzionario. E per cosa? Per niente, perché svanito l'effetto mediatico contingente tutto continuerà esattamente come prima, con le strutture religiose che continueranno allegramente a lucrare senza pagare tasse.
Non è una novità, il recente passato è costellato di uscite papali considerate rivoluzionarie che di rivoluzionario avevano solo l'annuncio. È successo con le presunte aperture verso i gay ("chi sono io per giudicare?"), oppure con le reiterate invocazioni affinché i divorziati risposati possano avvicinarsi ai sacramenti, e si potrebbe continuare. Ma, se si vanno a vedere gli effetti sortiti dalle sue rivoluzionarie prese di posizione, si vede subito che i divorziati sono ancora lì con le pive nel sacco, che i gay sono ancora considerati nella migliore delle ipotesi gente da scansare con fastidio e nella peggiore malati da curare. E anche qui si potrebbe continuare.
Però va bene così. In fondo Bergoglio è stato messo lì per cercare di risollevare un po' le sorti di una chiesa cattolica precipitata ai minimi storici di gradimento dopo il disastroso pontificato di Ratzinger, e tutto sommato papa Ciccio sta facendo bene il suo lavoro. In fondo basta poco: un po' di annunci a effetto e il risultato è garantito.
Non è una novità, il recente passato è costellato di uscite papali considerate rivoluzionarie che di rivoluzionario avevano solo l'annuncio. È successo con le presunte aperture verso i gay ("chi sono io per giudicare?"), oppure con le reiterate invocazioni affinché i divorziati risposati possano avvicinarsi ai sacramenti, e si potrebbe continuare. Ma, se si vanno a vedere gli effetti sortiti dalle sue rivoluzionarie prese di posizione, si vede subito che i divorziati sono ancora lì con le pive nel sacco, che i gay sono ancora considerati nella migliore delle ipotesi gente da scansare con fastidio e nella peggiore malati da curare. E anche qui si potrebbe continuare.
Però va bene così. In fondo Bergoglio è stato messo lì per cercare di risollevare un po' le sorti di una chiesa cattolica precipitata ai minimi storici di gradimento dopo il disastroso pontificato di Ratzinger, e tutto sommato papa Ciccio sta facendo bene il suo lavoro. In fondo basta poco: un po' di annunci a effetto e il risultato è garantito.
Tra Battaglia e Grillo
Grillo è stato condannato per diffamazione. Un giudice ha ritenuto che le sue invettive indirizzate a Franco Battaglia fossero illecite, e vabbe'.
Dall'altra parte non posso fare a meno di ricordare che quel Battaglia, dalle colonne del Giornale e da altri posti, si è distinto nel corso degli anni per un notevole numero di corbellerie, tipo i zero morti a Cernobyl, Fukushima che è stato solo clamore mediatico ma in realtà non è successo niente e altre.
Insomma, cazzaro per cazzaro, stavolta Battaglia gli passa avanti, e di quel po'.
Dall'altra parte non posso fare a meno di ricordare che quel Battaglia, dalle colonne del Giornale e da altri posti, si è distinto nel corso degli anni per un notevole numero di corbellerie, tipo i zero morti a Cernobyl, Fukushima che è stato solo clamore mediatico ma in realtà non è successo niente e altre.
Insomma, cazzaro per cazzaro, stavolta Battaglia gli passa avanti, e di quel po'.
La loro tre giorni
Quindi, ricapitolando, quelli di Cagapound si sono fatti la loro bella tre giorni nel milanese come se niente fosse, nonostante i divieti di sindaco e prefetto, e il presidio antifascista s'è beccato la multa per manifestazione non autorizzata.
Che paese di merda.
venerdì 11 settembre 2015
Petra Laszlo si è pentita
Petra Laszlo, la reporter ungherese ripresa in un video mentre sgambetta i migranti in fuga dal confine tra Serbia e Ungheria, dice di essersi pentita, di non riconoscersi in quel video, giura di non essere razzista e di aver commesso quel gesto "perché mi è scattato qualcosa."
Per me i video (uno e due) sono chiarissimi, e l'unica cosa che mi sembra esserle scattata è stato un attacco di bastardaggine. Ma magari sbaglio io, eh.
Per me i video (uno e due) sono chiarissimi, e l'unica cosa che mi sembra esserle scattata è stato un attacco di bastardaggine. Ma magari sbaglio io, eh.
La buona scuola (vicino a casa)
La moglie di Renzi accetta l'incarico di supplente perché assegnata a una scuola vicino a casa. Più lontano - dice - avrebbe rifiutato.
Ma pensa un po'.
Ma pensa un po'.
giovedì 10 settembre 2015
lunedì 7 settembre 2015
(...)
Mi raccomando, mai concedere l'adozione alle coppie di fatto, i figli ne potrebbero risentire, meglio lasciarli alle coppie "normali".
Inverno e talkshow
Tutti dicono che i talkshow sono in crisi, che non li guarda più nessuno, e questi ogni fine estate ricominciano sempre, come puntualmente accadrà la prossima settimana. Floris, Santoro (ah no, lui non c'è più), Formigli e chi più ne ha più ne metta; un altro inverno a suon di battibecchi, litigate, chiacchiere inutili, passerelle di ministri e sottosegretari altrettanto inutili, con Salvini che, inutile dirlo, farà la parte del leone, perché è noto che l'ignoranza crassa e la pancia tirano e piacciono sempre.
Per me, sarà un altro inverno con libri e film in streaming su internet. Voi divertitevi pure.
Per me, sarà un altro inverno con libri e film in streaming su internet. Voi divertitevi pure.
Anch'io me ne sarei andato
Tra le tante reazioni seguite alla pubblicazione delle immagini del piccolo Aylan, ne ho lette molte di questo tenore: "è vero, vengono da situazioni critiche, ma io non metterei mai a rischio la vita di mio figlio per scappare in un altro paese". Bene, queste immagini, pubblicate dal Corriere della Sera, illustrano il posto da dove ha tentato di scappare il piccolo Aylan: Kobane, una delle città siriane più colpita dalla guerra civile e dagli attacchi dell'Isis, una città dove non c'è niente a parte cumuli di macerie.
La scelta del padre del piccolo era quindi tra rischiare la vita restando lì e rischiare la vita andandosene. Ha scelto la seconda opzione. Io avrei fatto lo stesso.
sabato 5 settembre 2015
Se ti piacciono tanto portali a casa tua (cosi' ti alzo le tasse)
Ricordate, vero, il ritornello stupido dei fascioleghisti, da Salvini in giu'? "Se vi piacciono tanto portateveli a casa vostra!" Poi magari arriva qualcuno che vuole farlo, che vuole effettivamente ospitarne qualcuno a casa sua, e il sindaco leghista che fa? Gli alza le tasse sulla casa, come e' intenzionato a fare quello di Bondeno.
Per chi non avesse ancora capito (purtroppo ce ne sono ancora molti), il leghismo e' questa cosa qua: ignoranza, razzismo, populismo e stupidita', tutto meravigliosamente mixato assieme.
Lezioni
Il governo ungherese tira su muri, fili spinati e quant'altro, e chiude la stazione ferroviaria. I migranti aggirano l'ostacolo partendo a piedi verso Vienna. Pacificamente. Una marea umana sull'autostrada. L'Ungheria capisce di aver fallito, riapre la stazione e mette a disposizione dei migranti 100 pullman per accompagnarli alla loro destinazione.
Ha una morale ciò che è accaduto? Sì. Chi blatera di fili spinati, muri, bombardamento dei barconi, nella migliore delle ipotesi è uno stupido, perché non ha capito che chi fugge dalla disperazione un modo per farlo lo trova comunque; nella peggiore delle ipotesi è in malafede.
Il dramma dell'immigrazione non si può risolvere, tutto ciò che si può fare è tentare di gestirlo nel miglior modo possibile.
mercoledì 2 settembre 2015
Identita' italiana?
Che poi, alla fine, io mica ho mai capito cosa sia questa benedetta "identita' italiana" di cui ultimamente parlano tutti. L'unita' italiana e' stata fatta appena un secolo e mezzo fa, ad esempio, dopo che per 14 o 15 secoli sono transitate per lo stivale praticamente tutte le etnie del globo. Dov'e' questa benedetta identita'? Quali caratteristiche ha? La lingua? Certo, provate a mandare un siciliano in Val D'Aosta senza un interprete e vedete.
Si potrebbe allora provare a ragionare di identita' regionali, ma anche li' si casca male. Emiliani e romagnoli, ad esempio, si guardano in cagnesco da quando esiste l'Emilia Romagna, e sia gli uni che gli altri si incazzano come iene se provi ad accomunarli con qualcosa. Oppure, che ne so?, prendiamo il Veneto. Chioggia si affaccia sul mare ed e' la prima porta che da' sull'Oriente, e che identita' potra mai avere con Verona che e' a mezzora di macchina dal Tirolo?
L'identita' italiana. Penso che chi la brandisce strumentalmente per salvaguardare chissa' quale forma di unita' sia tutta gente che ha studiato pochino.
L'identita' italiana. Penso che chi la brandisce strumentalmente per salvaguardare chissa' quale forma di unita' sia tutta gente che ha studiato pochino.