domenica 22 novembre 2020

Voce nel deserto

È quasi commovente la ostinazione con cui questo papa continua a scagliarsi, quasi quotidianamente, contro i mali del sistema economico globale, quel sistema estremamente squilibrato in cui il 20 per cento dell'umanità consuma l'80 per cento delle risorse con tutto ciò che ne consegue in termini di ingiustizia sociale, aumento della povertà, delle diseguaglianze, e che è in massima parte responsabile della migrazione di milioni di persone. 
Non è un papa comunista, come molti, ironicamente e superficialmente, lo definiscono a destra, è semplicemente un papa che a differenza dei suoi predecessori mette le persone davanti ai principî e che trova sintonia con chi si batte per tornare a un modello sostenibile di economia. Poi, certo, si tratta di appelli che non serviranno a nulla, perché il mondo si è incanalato in una strada da cui ormai non può più tornare indietro, ma fa piacere che ancora ci sia una voce autorevole che cerca di tenere alta l'attenzione su questi temi.

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