lunedì 30 novembre 2020

The Wall

Quarantuno anni fa, come oggi, usciva l'undicesimo album dei Pink Floyd: The Wall. Non so se tra i miei 32 lettori ci sia qualcuno che non ne ha mai sentito parlare. In caso ci sia, sappia che è un album mitico, leggendario, inarrivabile, articolato, psicologico, onirico, oscuro, a tratti complesso, ispirato, coinvolgente, accattivante, duro, sferzante, cattivo anche, ma anche dolcissimo e poetico. Forse la più bella opera rock che sia mai stata scritta dalla nascita di questo genere di musica.

8 commenti:

Ettore Fobo ha detto...

Lo conosco bene. Lo ascolto e lo riascolto. Sacrosante parole.

Claudia Turchiarulo ha detto...

Eccomi. Presente.
Mio padre (classe '60) aveva la discografia completa dei Pink Floyd.
Mi capita spesso di ascoltare un loro pezzo per sentirlo vicino.
Anche se, francamente, preferisco Mark Knopfler (sperando di non bestemmiare), sua altra grande passione.

Andrea Sacchini ha detto...

Una specie di piccolo capolavoro.

Andrea Sacchini ha detto...

Presente anch'io. Classe '70 e discografia completa dei Pink Floyd.
Preferisci Mark Knopfler? Nessuna bestemmia, pure io lo adoro ;)

Orlando Furioso ha detto...

Sono un fan di Roger Waters, quindi... :)
Il doppio album è magnifico (non altrettanto il film) e lo ascolto ancora oggi con immenso piacere!

Andrea Sacchini ha detto...

Il film non ha entusiasmato neppure me, a dire il vero.

sinforosa c ha detto...

E noi avevamo fatto uno spettacolo musicale su quel meraviglioso 33 giri :)
sinforosa

Andrea Sacchini ha detto...

Davvero? Bello :-)

Ritrovamenti

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