lunedì 1 giugno 2020

Dialogo

Tra mia figlia maggiore (classe '96) e me (classe '70).

"Ba', ma quando non c'era internet come si ascoltava la musica?"

"Coi CD."

"E prima ancora?"

"Beh, c'erano musicassette e vinili, oppure la radio."

"Ah. Ma se volevi ascoltare una canzone che in casa non avevi, come facevi? Adesso vai su Youtube e ascolti quello che vuoi."

"Beh, quando non c'era internet non si ascoltava quello che si voleva ma quello che si poteva."

"Si rinunciava, in pratica."

"Non è che si rinunciava, semplicemente c'era un'altra concezione di fruizione della musica. In primo luogo la musica non era considerata una merce usa e getta come oggi ma aveva un valore che durava nel tempo. Io, ad esempio, compravo gli album dei cantautori che mi piacevano e li ascoltavo e riascoltavo per lungo tempo. Stesso discorso per le singole canzoni che oggi i giovani ascoltano su Youtube; allora si comprava il 45 giri e si ascoltava in casa, oppure si riversava su musicassetta magnetica e si ascoltava in macchina. Poi, magari, capitava che si fosse a corto di soldi per comprare un disco o un CD, allora ce lo si faceva duplicare da un amico che ce l'aveva."

"Sì, ma che scomodo."

"Beh, rapportato a oggi sì, era più scomodo, ma era più serio, più vero, meno usa e getta. Ascoltare musica era come una specie di rito, aveva una sua "religiosità". E poi il fatto che per procurarsela fosse necessario fare a volte dei sacrifici (i dischi costavano) te la faceva apprezzare molto di più, sentivi che aveva più valore. E c'era anche più soddisfazione. Vuoi mettere quanto fosse più gratificante riuscire a comprare un album intero, portarlo a casa, togliere il cellophane dalla confezione, tirarlo fuori e metterlo sul piatto del giradischi, piuttosto che avere tutto e subito con un clic sullo smartphone?"

"Mah, sarà, comunque secondo me è molto meglio adesso."

"Mah, sarà, ma non ne sono così sicuro."

16 commenti:

MAX ha detto...

Già...però adesso è tutto molto più comodo.
Con YouTube convert mp3 mi son fatto cd con remix di canzoni o brani che all’epoca mi sognavo di comprare in vinile , per ovvi motivi economici.
Poi metti pure che a miei tempi ( classe 69) ero informato delle uscite discografiche solo se leggevi TUTTO .😀

MAX ha detto...

Che bello che hai tolto la moderazione!!!
Tutto intendevo il magazine di musica .
Ciao

Andrea Sacchini ha detto...

L'ho tolta, sì. Fino all'arrivo del prossimo maleducato. Sai com'è, non sono uno che ha troppa pazienza.

Andrea Sacchini ha detto...

O Mucchio Selvaggio del mitico Max Stèfani ;)

Guchi chan ha detto...

Non potranno mai capire com'era, i nostri figli... Sarà tutto più comodo e più veloce, ma proprio per questo è meno "magico" (se mi consenti l'uso di questo termine non esattamente appropriato al discorso XD)

Andrea Sacchini ha detto...

Ma ci mancherebbe ;)

Claudia Turchiarulo ha detto...

Vogliamo parlare dell'emozione di riuscire a registrare dalla radio su cassetta la nostra canzone preferita?
Le lunghe attese con gli indici su REC e PLAY?
Io sono solo dell'87, ma ho vissuto tutto questo.

Andrea Sacchini ha detto...

Sì, l'ho fatto anch'io. Una volta telefonai a una radio che faceva dediche e richieste e chiesi allo speaker di non parlare dopo l'inizio del pezzo e prima della fine perché dovevo registrarlo :-)

fulvio ha detto...

Ciao Andrea,io spesso dialogo con mia nipote, anni 10,e vero nonno che quando eri piccolo non esisteva la Tv e allora le famiglie cosa facevano alla sera? Si parlava ci si confrontava, oggi spesso il dialogo latita. Era meglio o peggio:Non lo so.
Io non attivo mai la moderazione, chi insulta si qualifica da solo è bene che sia conosciuto da tutti.
Ciao fulvio

Andrea Sacchini ha detto...

A me invece la maleducazione dà fastidio, e non ho più la tolleranza e gli scrupoli di una volta. Adesso modero oppure cancello direttamente. Prendere o lasciare.

kermitilrospo ha detto...

Il mio figlio più piccolo (classe 95) non mi ha mai fatto queste domande perché l'ho fatto giocare con le mie vecchie cassette e l'autoradio :)) Comunque, tra i miei ricordi d'infanzia ci sono io che gioco col "mangia dischi" e i 45 giri di mia mamma. Altro ricordo, nella biblioteca del paese c'era una stanza con lo stereo e i dischi da poter ascoltare.
Il bello dei tempi attuali non è la comodità di poter ascoltare ciò che si vuole, ma la possibilità di poter ascoltare TUTTO.

Riky Giannini ha detto...

Ecco infatti era una cosa "cult"...sudare per avere una compilation con le nostre canzoni preferite da intercettare al loro passaggio in radio.
Ma personalmente in questo modo certe canzoni sono rimaste indelebilmente nella memoria, al di là del loro effettivo successo

Andrea Sacchini ha detto...

Secondo me, invece, è la comodità. Se ci pensi, anche ai nostri tempi c'era la possibilità di ascoltare tutto ciò che si voleva. Qua a Rimini, ad esempio, c'era la mitica Dimar, un negozio di dischi che era una specie di tempio della musica e che attirava gente e appassionati non solo da ogni parte d'Italia ma d'Europa. Trattava non solo musica mainstream, ma anche rarità, dischi d'importazione, musica etnica, bootleg e tutto ciò che era umanamente possibile ascoltare. E negozi simili c'erano in ogni grande cittã. La differenza con l'era di internet era che lì dovevi perdere tempo, cercare, richiedere il disco che ti interessava e attendere che arrivasse. E secondo me, in quell'attesa c'erano un piacere e una trepidazione che col clic su youtube sono sparite.

sinforosa c ha detto...

A parte il dialogo bellissimo con tua figlia, i tempi sono davvero cambiati, ricordo i dischi scelti nel jukebox di un bar davanti alla spiaggia di Loano nel 1974, com’ero giovane e libera, da sola in una cittadina incantevole a vivere il mio primissimo lavoro... conservo ancora parecchi 45 giri, parecchi Lp dei tempi d’oro, tuttavia la penso come tua figlia: meglio adesso. La bella musica che ancor oggi mi emoziona la posso ascoltate ovunque, anche mentre sono in bici, in modo più pratico senza dover portare in giro mega mangiadischi o mangianastri come una volta.
sinforosa

Andrea Sacchini ha detto...

Ah, il mitico jukebox di quando ero ragazzino. Infilavi la moneta (all'epoca 50 lire, mi pare), selezionavi il numero corrispondente alla canzone selezionata et voilà, la canzone partiva. Anch'io conservo molto materiale dell'epoca. Vinili pochi, ma un sacco di musicassette originali, che a quest'ora può darsi siano ormai smagnetizzate. Bei tempi.

worldw MOHAMED ha detto...
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