lunedì 4 maggio 2020

I due mesi che sconvolsero la Lombardia

Generalmente non linko e non faccio elogi a testate giornalistiche, ma questa volta mi tocca fare un'eccezione. Il reportage pubblicato da Il Post in cui si racconta in maniera chiara, dettagliata, completa ed esaustiva ciò che è accaduto alla sanità lombarda nei mesi clou (febbraio e marzo) dell'emergenza coronavirus, è un capolavoro di giornalismo, quel giornalismo che racconta i fatti senza distorcerli e non fa sconti a nessuno. Cosa sempre più rara, oggi. Se avete dieci minuti, dategli una letta (è qui), merita veramente.

4 commenti:

leggerevolare ha detto...

10 minuti, cercherò di trovarli... Grazie

Andrea Sacchini ha detto...

Niente.

leggerevolare ha detto...

Definire l'articolo corto è riduttivo... e non sono proprio 10 minuti.
Senza ombra di dubbio interessantissimo, ma tanto triste.

Si conferma semplicemente quello che succede da anni nel nostro Paese. Le poltrone sono assegnate per cariche politiche del momento, senza nessuna formazione nel campo. Un Ministro alla Sanità non può fare l'avvocato, ma come minimo deve essere stato medico. Che poi in verità il medico ospedaliero è diverso dal medico di base e dall'infermiere.
Quando ero piccola io, pensavo che fossimo in un mondo giusto e fatto bene. C'era la gavetta, esperienza sul campo e poi la dirigenza.
Adesso anche nel privato i dirigenti escono fatti dalle scuole dove non hanno la minima idea di come funziona veramente il lavoro e questi sono i tristi risultati.
Ciao

silvia ha detto...

Ora lo leggo.

Ritrovamenti

  Ho tr ovato, semisepolto nella libreria di mia mamma, questo libro. Non ho la più pallida idea di chi sia Gaspare Gozzi. Gliel'ho most...