Al di là di questo, ciò che mi auguro è che gli indignati in ragione del fatto che FCA chiede aiuto finanziario allo stato italiano pur avendo la sede fiscale in Inghilterra, siano integerrimi contribuenti, altrimenti perdono ogni diritto a indignarsi.
E comunque, alla fine, paritarie sì, le ragioni, ma le argomentazioni di Calenda perché FCA si arrangi mi sembrano epistemologicamente solide.
5 commenti:
Mai amato Calenda ma gli riconosco una notevole competenza in economia..
Beh, non per niente è un economista.
è un bel dilemma; a simpatia (pochissima) non concederei a FCA nemmeno un euro in prestito. Ma a rifletterci ci rimetteremmo noi italiani con la chiusura di qualche stabilimento qui da noi e crollo dell'indotto. Quindi sì al prestito ma con vincoli precisi a utilizzare quei soldi in italia.
massimolegnani
Sì, forse è la soluzione migliore. E questa condizione è già stata sottoposta a FCA. Staremo a vedere.
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